Politiche attive

Nuove competenze, arriva la proroga per gli accordi sottoscritti nel 2023

Con un emendamento al Milleproroghe accolte le richieste delle imprese

di Enzo De Fusco

L’emendamento che proroga l’utilizzo del Fondo nuove competenze anche per gli accordi sottoscritti nel 2023 è un’ottima notizia per le aziende. L’Anpal e il ministero del Lavoro, dunque, accolgono le istanze di molte aziende, grandi e piccole, che non sono state in grado di sottoscrivere un accordo entro il 31 dicembre 2022 per il poco tempo a disposizione. La norma è contenuta nell’articolo 22-quater del Ddl di conversione del decreto Milleproroghe, approvato al Senato, ora alla Camera e che va convertito entro il 27 febbraio.

Il nuovo testo coordinato dell’articolo 88 del Dl 34/2020 stabilisce che al fine di consentire la graduale ripresa dell’attività dopo l’emergenza epidemiologica, per il 2023 i contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, ovvero dalle loro rappresentanze sindacali operative in azienda in base alla normativa e agli accordi interconfederali vigenti, possono realizzare specifiche intese di rimodulazione dell’orario di lavoro per mutate esigenze organizzative e produttive dell’impresa ovvero per favorire percorsi di ricollocazione dei lavoratori, grazie alle quali parte dell’orario di lavoro viene finalizzato a percorsi formativi.

L’attuazione di questa disposizione da parte del Commissario Tangorra può dare luogo alla riapertura dei termini dell’attuale Avviso o all’approvazione di un nuovo Avviso.

Sul fronte delle risorse finanziare, l’emendamento incrementa il Fondo con 230 milioni a valere sul Programma operativo nazionale Spao. Peraltro, la norma incrementa il medesimo Fondo di ulteriori 200 milioni per l’anno 2020 e di ulteriori 300 milioni per l’anno 2021 a copertura, evidentemente, delle domande presentate in forza alle disposizioni precedenti.

In attesa di conoscere le scelte di Anpal sull’utilizzo delle nuove risorse, entra nel vivo l’Avviso vigente e già dal prossimo aprile potrebbero arrivare le prime autorizzazioni ad avviare i percorsi di formazione da parte delle aziende.

Proprio su questo punto, all’ottimo risultato della proroga 2023 bisognerebbe affiancare un chiarimento sulle modalità di gestione delle aule per renderle efficienti soprattutto nei gruppi aziendali. Infatti, le imprese, grandi e piccole, hanno il problema di organizzare le aule con un numero di lavoratori utile a giustificare i costi organizzativi.

In questa prospettiva sarebbe molto utile per le imprese che Anpal chiarisca la possibilità di organizzare le “aule condivise”, in cui, ad esempio, i dipendenti di aziende dello stesso gruppo possano partecipare contemporaneamente al medesimo corso.

In mancanza di questo chiarimento molti corsi potrebbero non essere avviati per l’eccessiva onerosità rispetto ai partecipanti o, peggio ancora, le aziende dovranno farsi carico di un costo organizzativo eccessivo.

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