Rapporti di lavoro

Nuovi codici e documenti per fruire di permessi per assistere i disabili

Inps ha modificato le procedure dopo il decreto legislativo 105/2022

immagine non disponibile

di Barbara Massara

Sono state aggiornate le procedure, le domande e le regole di compilazione dei flussi uniemens per la gestione di permessi e congedi per assistere i familiari disabili alla luce delle novità introdotte dal Dlgs 105/2022 a decorrere dallo scorso 13 agosto.

Lo comunica l’Inps con la circolare 39/2023, in cui integra le informazioni del messaggio 3096/2022, fornendo ulteriori indicazioni amministrative per il riconoscimento dei benefici fruibili dai dipendenti privati per assistere i familiari portatori di handicap grave.

Sotto il profilo della gestione del rapporto di lavoro, l’istituto in primo luogo comunica i nuovi codici evento e conguaglio che i datori di lavoro privati dovranno utilizzare per denunciare nell’uniemens gli eventi fruiti a decorrere dal 1° maggio prossimo (si veda la tabella allegata) e per regolarizzare i flussi già trasmessi riferiti a periodi tra 13 agosto al 30 aprile. Per gli eventi fruiti dal 13 agosto 2022 al 30 aprile 2023, comunicati con i codici vecchi, l’Inps si riserva di definire le modalità con cui i dati dovranno modificare i dati già denunciati, adeguandosi alle nuove regole.

Inoltre, sempre dal periodo di competenza di maggio, tali eventi dovranno essere rappresentati nel flusso anche all’interno del calendario giornaliero, con il dettaglio delle ore fruite, l’indicazione del codice fiscale del familiare assistito, oltre ai nuovi codici evento con la relativa tipologia di copertura economica. Nuovo è anche l’obbligo di valorizzare i rinnovati codici di conguaglio per il recupero delle prestazioni anticipate all’interno della denuncia individuale nello specifico elemento <InfoAggcausaliContrib>.

Nella circolare vengono illustrate anche le novità normative e i conseguenti aggiornamenti procedurali che interessano, dallo scorso 13 agosto, i lavoratori dipendenti caregiver.

Con riguardo ai permessi mensili previsti dall’articolo 33, comma 3, della legge 104/1992, in conseguenza della nuova possibilità che consente a più dipendenti di fruire, in modo alternativo, dei tre giorni per lo stesso familiare, diventa obbligatorio allegare alla domanda la dichiarazione del disabile di volersi far assistere, anche se minorenne (eccetto per le domande presentate dal padre o dalla madre).

Con l’occasione l’Inps ricorda che, nello stesso mese, non sono cumulabili i permessi mensili, il prolungamento del congedo parentale e i permessi orari alternativi a quest’ultimo, in quanto rispondenti alle medesime finalità di assistenza del familiare disabile grave.

Sulla aggiornata regola del trattamento economico del congedo parentale secondo cui «non comporta riduzione di ferie, permessi, riposi e tredicesima, ma solo di elementi accessori della retribuzione legati alla presenza, salvo diversa previsione dei contratti collettivi» (articolo 34, comma 5, del Dlgs 151/2001), l’Inps specifica che gli elementi accessori della retribuzione potranno essere oggetto solo di trattamento di miglior favore a opera della contrattazione.

Con riferimento al congedo straordinario disabili (articolo 42, comma 5, del Dlgs 151/2001), in conseguenza dell’ampliamento della tutela al convivente di fatto (sia in qualità di disabile che di caregiver), e della possibilità che il requisito della convivenza con il disabile sia conseguito dopo la presentazione della domanda, l’Inps comunica di aver aggiornato il modulo di domanda, a cui allegare la dichiarazione del disabile e l’eventuale dichiarazione di responsabilità con l’impegno a instaurare la convivenza entro l’inizio del congedo.

I NUOVI CODICI DA UTILIZZARE DA MAGGIO 2023

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©