Proroga “Covid” del contratto di somministrazione
Premesso che sulla questione non risultano indicazioni ufficiali, la norma citata si limita a prevedere che il contratto a termine (vero e proprio) può essere prorogato o rinnovato senza indicare le causali entro il prossimo 31 marzo 2021. Il Ministero, per esempio quando ha fornito le indicazioni in merito all'incremento del contributo addizionale, ha ritenuto che la successione di uno all'altro tipo di rapporto costituisse un rinnovo, comportando quindi l'obbligo di indicare la causale e di versare il contributo “aumentato”. A rigor di logica, quindi, la soluzione ipotizzata dovrebbe essere possibile. Tuttavia, per maggior tranquillità, sarebbe preferibile un rinnovo del contratto di somministrazione.
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