Previdenza

Rateazioni e sanzioni Inps aumentano di 50 punti percentuale

Dal 22 marzo alle dilazioni si applica il tasso del 9,50%, alle sanzioni il 9,00 per cento

Dal 22 marzo aumentano il tasso di interesse applicato in caso di rateizzazione dei debiti contributivi e quello delle sanzioni civili. Lo ha comunicato Inps con la circolare 31/2023 a seguito dell’aumento di 50 punti base del tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dell’Eurosistema, operato dalla Banca centrale europea. Tale tasso è ora del 3,50 per cento

A fronte di ciò, l’interesse di dilazione per la regolarizzazione rateale dei debiti per contributi e sanzioni civili è del 9,50% e si applica alle richieste di rateazione presentate dal 22 febbraio, mentre nulla cambia per i piani di ammortamento già emessi e notificati. La sanzione civile, in caso di mancato o ritardato pagamento di contributi o premi, invece, è ora pari all’9,00% annuo.

L’aggiornamento precedente è avvenuto con la circolare 17/2023 dell'8 marzo, che aveva fissato il tasso di interesse per la rateazione all’9,00% e quello delle sanzioni all’8,50 per cento.

In caso di procedure concorsuali si applicano sanzioni ridotte, calcolate nella misura del tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali dell'Eurosistema nel caso si rientri nell'articolo 116, comma 8, lettera a della legge 388/2000. In caso di evasione (articolo 116, comma 8, lettera b, delle legge 388/2000) tale tasso è aumentato di due punti. Tuttavia la riduzione del tasso non può essere inferiore all'interesse legale. Poiché quest'ultimo attualmente è del 5% annuo, la riduzione massima coincide con tale valore mentre quella minima è del 7% (interesse legale più due punti). Dunque questi valori non cambiano rispetto all'aggiornamento oggetto della circolare 17/2023.

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