Regione Campania: in arrivo 7 milioni per integrazione salariale e mobilità in deroga
Arriva finalmente al traguardo il Decreto del Ministero del Lavoro 18 settembre 2018, n. 113, che per l'anno 2018 assegna alla Regione Campania ulteriori risorse a beneficio delle aree di crisi industriale complessa; l'importo messo a disposizione ammonta a circa sette milioni di euro, in attuazione di quanto previsto dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205 (legge di bilancio per il 2018).
Tale provvedimento, infatti, prevede per tali aree la concessione di risorse per il trattamento straordinario di integrazione salariale e per quello di mobilità in deroga; si osservi che secondo quanto stabilisce l'art. 27 del D.L. 22 giugno 2012, n. 83, recante "Misure urgenti per la crescita del Paese", convertito con modificazioni della legge 7 agosto 2012, n. 134, sono qualificate come situazioni di crisi industriale complessa, quelle riconosciute dal Ministero dello sviluppo economico anche a seguito di istanza della regione interessata, che riguardano specifici territori soggetti a recessione economica e perdita occupazionale di rilevanza nazionale derivante da: una crisi di una o più imprese di grande o media dimensione con effetti sull'indotto; una grave crisi di uno specifico settore industriale con elevata specializzazione nel territorio.
Poli industriali interessati - Per quanto riguarda la Regione Campania sono interessati da questo intervento i poli di Acerra-Marcianise-Airola, Battipaglia-Solofra, Castellamare-Torre Annunziata; si tratta, invero, di aree industriali molto estese dove la crisi internazionale di questo decennio si è ulteriormente amplificata, a causa anche di un tessuto locale molto debole, che, per altro, proprio nella prima metà del duemila stavano sia pure lentamente decollando.
Trattamento d'integrazione salariale straordinaria - In merito all'accesso ai benefici – che bisogna rilevare per il 2018 sono pari complessivamente a trentaquattro milioni di euro a carico del Fondo sociale per occupazione e formazione, di cui parte già assegnata alla Regione Campania con Decreto del Ministero del Lavoro 20 febbraio 2018, n. 20 – occorre precisare brevemente che, secondo quanto stabilisce l'art. 1, c. 140 – 141, della citata legge n. 205/2017, le imprese operanti in tali aree che cessano il programma di cui all'art.21 del D.Lgs. 14 settembre 2015, n. 148, nel periodo dal 1° gennaio 2018 al 30 giugno 2018, possono conseguire ulteriore intervento d'integrazione salariale straordinaria, fino al limite massimo di dodici mesi e in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2018, in deroga a quanto previsto dagli artt. 4, c. 1, e 22, c. 1, 2 e 3, del predetto D.Lgs. n.148/2015, previo un apposito accordo stipulato presso il Ministero del Lavoro con l'intervento del Ministero dello sviluppo economico e della Regione competente.
Ai fini dell'ammissione all'integrazione salariale straordinaria l'impresa è tenuta a presentare un piano di recupero occupazionale sottoposto ad una serie di vincoli.
Mobilità in deroga - A proposito, invece, della mobilità in deroga bisogna tener presente che l'art. 1, c. 142, della legge n.205/2017, prevede un trattamento della durata massima di dodici mesi, in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2018 a favore dei lavoratori che cessano la mobilità ordinaria o in deroga nel semestre dal 1° gennaio 2018 al 30 giugno 2018, prescindendo anche dall'applicazione dei criteri di cui al D.M. 1° agosto 2014, n. 83473, a condizione che a tali lavoratori siano contestualmente applicate misure di politica attiva, individuate in un apposito piano regionale.
Da sottolineare che il lavoratore decade dalla fruizione del trattamento qualora trovi nuova occupazione a qualsiasi titolo (Cfr. anche Inps, circolare 1° agosto 2018, n. 90).