Residenti in Brasile e Canada e pensioni, l’Inps riepiloga le regole convenzionali Irpef
Regole di prelievo della CU, indicazioni di lettura della CU e livello di determinazione delle ritenute Irpef: sono questi i tre punti che emergono dal messaggio n. 2239 rilasciato ieri dall'Inps destinato ai residenti in Canada e Brasile.
L'Inps come sostituto d'imposta, infatti, rende disponibile la Certificazione Unica attraverso sistemi telematici riepilogati nella recente circolare n. 76 dello scorso 27 aprile. L'Istituto opera oltre che nel sistema self service attraverso il “pin” anche con molte modalità alternative caratterizzate dal limite della prossimità fisica (occorre essere prossimi a una sede fisica dell'Inps o di patronati, caf o Comuni); ma per un non residente è un limite anche la conoscenza dell'organizzazione giuridico-informatica italiana con cui sono erogati i servizi fondati sul Pec, Pin ovvero Spid, elementi ostici per soggetti stabilmente collocati in realtà molto lontane anche culturalmente da quella italiana.
Per costoro, la risposta dell'istituto ricorre a sistemi più accessibili: i pensionati residenti all'estero possono richiedere la certificazione, fornendo i propri dati anagrafici e il numero di codice fiscale, ai seguenti numeri telefonici dedicati: 0039-06.59058000 – 0039-06.59053132, con orario 8–19 (ora italiana). Tali dati, già inseriti nella circolare quadro, sono ripetuti nel messaggio in commento per ovvia connessione tematica ma anche al fine di fare emergere i criteri di compilazione e lettura della CU nella particolare ipotesi di redditi da pensione erogata a soggetti residenti all'estero.
Come noto le pensioni sono oggetto di due distinti capitoli nelle convenzioni internazionali in funzione della tipologia di pensione privata (regolata di norma dall'articolo 18) e pubblica (regolata di norma dall'articolo 19). La convenzione, invece, non si è ancora occupata di regolare il sistema delle pensioni integrative tanto che, nella risoluzione n. 40/E/2009, l'agenzia delle Entrate ha ritenuto applicabile l'articolo 15 delle convenzioni, riservate al lavoro subordinato.
Nel messaggio, l'istituto chiarisce due distinte situazioni derivabili dall'applicazione di una Convenzione per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte dirette: 1) l'ipotesi di esenzione totale dall'imposizione nel Paese della fonte (l'Italia nel caso di specie); 2) il caso particolare in cui l'esenzione sia parziale entro valori franchigia.
Con riferimento alla prima fattispecie, nel messaggio si chiarisce che l'importo del reddito totalmente esentato è dettagliato nelle annotazione della CU2017 con il codice BW. Il codice è esplicitato con la rubrica: “redditi esentati da imposizione in Italia: importo del reddito esente percepito”.
Con riferimento alle convenzioni che prevedono franchigie (sono citati i casi di Brasile - 5.000 dollari USA pari ad € 4.517,12 – e Canada - 12.000 dollari canadesi, pari ad €. 8.186,21 - con tassazione ad aliquota premiale sull'eccedenza), l'importo del reddito corrispondente alla soglia di esenzione prevista specificamente è indicato fra parentesi nelle annotazioni anch'esso con il codice BW preceduto dalla citata dicitura: “redditi esentati da imposizione in Italia: importo del reddito esente percepito. Nella sezione “dati fiscali”, alla voce “redditi da pensione”, è indicato il reddito imponibile al netto della quota esente.
L'ultimo aspetto analizzato dal messaggio si riferisce alla gestione della franchigia per il periodo d'imposta 2017. Con l'intento, infatti di limitare gli importi dei conguagli a debito derivanti dalla tassazione a consuntivo, ai pensionati fiscalmente residenti in Brasile e Canada le ritenute irpef sono calcolate operando una previsione della tassazione dovuta per l'anno corrente, in modo da distribuire su un numero di rate più ampio il debito fiscale. Il sistema di rateizzazione con ritenuta anticipata consente di normalizzare il netto periodicamente erogato e di evitare un prelievo molto rilevante in occasione del conguaglio di fine anno.