Si sdoppia la dichiarazione Isee
Adesso che è arrivato anche l'ok dal Garante della privacy manca solo l'ultimo miglio per l'entrata in vigore del nuovo Isee, l'indicatore della situazione economica equivalente. Il Garante ha infatti invitato l'Inps e tutte le amministrazioni interessate ad approvare, prima dell'avvio, il disciplinare tecnico contenente le misure di sicurezza per il funzionamento del sistema informativo dell'Isee.
Lo schema di decreto del ministero del Lavoro arrivato sul tavolo del Garante «ha integralmente recepito – si legge nel parere – gli approfondimenti e le indicazioni suggeriti dall'ufficio del Garante volti a rafforzare le garanzie a tutela dei cittadini e a perfezionare il testo per renderlo conforme alla disciplina in materia di protezione dei dati personali».
Il Garante aveva chiesto che i cittadini fossero informati in modo chiaro sull'uso che viene fatto dei loro dati, sui tempi di conservazione, e sulle finalità per le quali possono essere trattati.
Tali informazioni sono state riportate nella parte iniziale della dichiarazione sostitutiva unica (Dsu), necessaria per calcolare l'Isee ai fini dell'accesso a prestazioni agevolate come gli sconti sulle rette degli asili nido, le mense scolastiche, i sussidi assitenziali, le borse di studio universitarie e le prestazioni socio-sanitarie.
I cittadini che vogliono usufruire di una prestazione sociale agevolata devono, infatti, presentare una dichiarazione (Dsu) con le informazioni sul proprio nucleo familiare (inclusa la situazione reddituale e patrimoniale) direttamente all'ente che eroga la prestazione, oppure ai Comuni, ai Caf, o alle sedi Inps territoriali che provvederanno a trasmettere i dati al sistema informativo gestito dall'Inps. L'Istituto, una volta calcolato l'Isee sulla base delle informazioni raccolte con il modello Dsu e di altre informazioni disponibili negli archivi dell'Inps e dell'agenzia delle Entrate, lo metterà a disposizione del richiedente, «entro il decimo giorno lavorativo successivo alla presentazione della Dsu».
Le dichiarazioni Dsu approvate con il decreto del ministero del Lavoro (di concerto con quello dell'Economia) in realtà sono due: la Dsu mini, e la Dsu “ordinaria”. La scelta sulla dichiarazione da compilare dipenderà dal tipo di prestazione che il cittadino vuole richiedere o da alcune caratteristiche particolari del suo nucleo familiare. In particolare, la Dsu mini (che prevede la compilazione della sola prima parte del modello base e del foglio componente) non potrà essere utilizzata nei casi di:
• richieste di prestazioni per il diritto allo studio universitario;
• presenza di nuclei di persone con disabilità o non non autosufficienti;
• presenza di figli i cui genitori non siano coniugati tra loro, né conviventi;
• esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi o sospensione degli adempimenti tributari.
L'Isee calcolato sulla base dei dati contenuti nelle Dsu terrà conto del reddito di tutti i componenti della famiglia, del loro patrimonio (valorizzato al 20%) e di una scala di equivalenza in base alla composizione del nucleo e alle sue caratteristiche. L'Isee terrà anche conto di particolari situazioni di bisogno, prevedendo trattamenti di favore per i nuclei con tre o più figli o per le famiglie con persone con disabilità o non autosufficienti. Come la Dsu, anche l'Isee non sarà più unico: sarà possibile calcolare l'Isee standard, ma anche l'Isee università, l'Isee socio-sanitario, l'Isee socio-sanitario residenze, l'Isee minorenni con genitori non coniugati tra loro e non conviventi, e l'Isee corrente, che consiste in un indicatore aggiornato ai redditi degli ultimi 12 mesi quando si siano verificate rilevanti variazioni del reddito, come nel caso di perdita del posto di lavoro.
Secondo quando dichiarato dal ministro del Lavoro Giuliano Poletti, il nuovo Isee (o meglio i nuovi Isee) dovrebbero debuttare a partire da gennaio 2015. Bisognerà però capire se entro quella data verrà approvato il disciplinare tecnico sulle misure di sicurezza per il funzionamento del sistema informativo, condizione richiesta ieri dal Garante della Privacy nella nota di accompagnamento al parere favorevole.