Rapporti di lavoro

Smart money, al via dal 24 giugno l’incentivo per start up innovative

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di Maurizio Maraglino Misciagna

Tra poco meno di un mese le start up innovative potranno presentare la domanda per la nuova misura introdotta dal decreto del ministero dello Sviluppo economico denominata "Smart money" e prevista dal comma 2 dell'articolo 38 del decreto Rilancio. L'incentivo, la cui presentazione delle domande sarà ufficialmente possibile dal 24 giugno, consiste nell'erogazione di un contributo a fondo perduto per l'acquisto di servizi prestati da parte di incubatori, acceleratori, innovation hub, business angels e altri soggetti pubblici o privati operanti per lo sviluppo di imprese innovative. Il Mise mette a disposizione della misura 9,5 milioni di euro per sostenere le spese connesse alla realizzazione di un piano di attività e di sviluppo, nonché favorire investimenti nel capitale di rischio delle start up innovative.

La gestione dell'intervento agevolativo introdotto dall'articolo 38, comma 2, del decreto legge 34/2020, è affidata a Invitalia, sulla base di apposita convenzione stipulata. La domanda potrà essere inviata esclusivamente attraverso la procedura informatica messa a disposizione sul sito internet secondo le modalità e gli schemi resi disponibili nell'apposita sezione dedicata www.invitalia.it/cosa-facciamo/creiamo-nuove-aziende/smart-money. Le richieste devono essere firmate digitalmente (nel rispetto di quanto disposto dal Codice dell'amministrazione digitale) dal legale rappresentante della società o, nel caso previsto all'articolo 5.3 del decreto 18 settembre 2020, dalla persona fisica proponente per conto della società costituenda e devono essere corredate dalla documentazione indicata nella domanda medesima. Le domande presentate secondo modalità non conformi a quelle indicate non saranno prese in esame. Il soggetto gestore procede all'istruttoria delle domande nel rispetto dell'ordine cronologico di presentazione delle stesse.

Smart money mira a favorire il rafforzamento del sistema delle start up innovative italiane sostenendole nella realizzazione di progetti di sviluppo e facilitandone l'incontro con l'ecosistema dell'innovazione. Possono presentare domanda all'incentivo le start up innovative che:
• sono regolarmente costituite da meno di ventiquattro mesi e iscritte nell'apposita sezione speciale del registro delle imprese dell’articolo 25, comma 8, del decreto legge 179/2012;
• si trovano nelle prime fasi di avviamento dell'attività o nella prima fase di sperimentazione dell'idea d'impresa (pre-seed), oppure sono nella fase di creazione della combinazione product/market fit (seed);
• hanno sede legale e operativa ubicata su tutto il territorio nazionale;
• non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea;
• hanno restituito agevolazioni godute per le quali è stato disposto dal Ministero un ordine di recupero;
• sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria e non sono sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
• non operano nei settori dell'agricoltura primaria, della pesca e dell'acquacoltura.

Possono inoltre beneficiare del contributo le persone fisiche che intendono costituire una start up innovativa, purché l'impresa sia formalmente costituita entro e non oltre trenta giorni dalla data della comunicazione di ammissione alle agevolazioni e risulti iscritta nella sezione speciale del registro delle imprese.

Ai fini dell'ammissibilità, le start up innovative beneficiarie devono presentare un progetto di sviluppo avente le seguenti caratteristiche:
• essere basato su una soluzione innovativa da proporre sul mercato, già individuata al momento della presentazione della domanda, sebbene da consolidare negli aspetti più operativi, che soddisfi esigenze che rendano il progetto scalabile;
• prevedere l'impegno diretto dei soci dell'impresa proponente e/o di un team dotati di capacità tecniche e gestionali adeguate, in termini di apporto tecnologico e lavorativo, o in alternativa prevedere il consolidamento del team e di tali capacità tramite la ricerca di professionalità reperibili sul mercato;
• essere finalizzato a realizzare il prototipo (minimum viable product) o la prima applicazione industriale del prodotto o servizio per attestare i feedback dei clienti e/o investitori.

Sono abilitati a operare nell'ambito degli interventi Smart money i seguenti attori dell'ecosistema dell'innovazione: incubatori certificati e acceleratori; innovation hub, ovvero gli organismi che forniscono alle imprese servizi per introdurre tecnologie, sviluppare progetti di trasformazione digitale, accedere all'ecosistema dell'innovazione a livello regionale, nazionale ed europeo; organismi di ricerca. Sono, altresì, abilitati ad attuare gli interventi nel capitale di rischio i seguenti ulteriori attori: business angels; investitori qualificati.

Tra le linee di intervento, sono ammissibili alle agevolazioni i piani di attività, aventi una durata non inferiore a 12 mesi, che prevedono l'acquisizione di servizi finalizzati ad accelerare e facilitare la realizzazione di un determinato progetto di sviluppo. I predetti servizi, che devono essere erogati dagli attori dell'ecosistema dell'innovazione abilitati, possono riguardare i seguenti ambiti: la consulenza organizzativa, operativa e strategica finalizzata allo sviluppo e all'implementazione del progetto; la gestione della proprietà intellettuale; il supporto nell'autovalutazione della maturità digitale; lo sviluppo e lo scouting di tecnologie; la prototipazione, ad esclusione del prototipo funzionale; i lavori preparatori per campagne di crowfunding; solo se associata alla fornitura di servizi rientranti negli ambiti che precedono, la messa a disposizione dello spazio fisico e dei relativi servizi accessori di connessione e networking necessari per lo svolgimento delle attività di progetto.

Per essere ammissibili le spese devono essere sostenute successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazione ed entro 18 mesi dalla data di adozione della delibera di ammissione e di importo complessivo non inferiore a 10.000,00 euro, al netto di Iva. Devono infine essere pagate esclusivamente attraverso conti correnti intestati all'impresa beneficiaria e con modalità che consentano la piena tracciabilità del pagamento e l'immediata riconducibilità dello stesso alla relativa fattura. L'agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto, in misura pari all'80% delle spese sostenute e ritenute ammissibili per l'attuazione dei piani di attività, nel limite massimo di 10.000,00 euro per start up innovativa. Il contributo è riconosciuto ai sensi del "de minimis" e nel rispetto dei limiti previsti dal regolamento Ue 1407/2013, ai sensi del quale l'aiuto massimo concedibile per ciascuna "impresa unica" non può superare l'importo di 200.000,00 euro nell'arco di tre esercizi finanziari.

Nell'ipotesi in cui un attore dell'ecosistema dell'innovazione investa direttamente nel capitale di rischio della startup innovativa, alla medesima impresa è riconosciuto un'ulteriore agevolazione nella forma di contributo a fondo perduto, in misura pari al 100% dell'investimento nel capitale di rischio attuato dagli attori dell'ecosistema dell'innovazione abilitati, nel limite complessivo di 30.000,00 euro per start up.Anche in questo caso è richiesto il limite del de minimis del regolamento Ue 1407/2013.

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