Contenzioso

Supplente per 10 anni, il Miur dovrà risarcirlo

di M.Piz.

Entro 120 giorni dal deposito della sentenza, avvenuto martedì scorso, il Miur dovrà versare tutte le mensilità corrispondenti all’interruzione dell’attività lavorativa a un docente che per 10 anni, tra il 2003 e il 2012, era salito in cattedra come supplente di matematica e informatica in diversi istituti tecnici, fino alla sua assunzione in ruolo, avvenuta il 1° settembre 2012

Lo ha stabilito il Tar di Brescia, a cui il professore si era rivolto per un giudizio di ottemperanza sulla base di una sentenza del Tribunale civile di Brescia, rimasta per due anni lettera morta, che aveva condannato il Ministero a versare al ricorrente una somma pari alle mensilità non corrisposte in tutti i periodi d’interruzione dalla data del primo contratto sino all’immissione in ruolo, oltre agli interessi legali dalla decisione al saldo, per il superamento del limite massimo di 36 mesi per i contratti a termine stabilito dagli articoli 1, comma 1, e 5, comma 4 bis, del Dlgs 368/2001 in attuazione della direttiva Ue 1999/70/CE.

Nel sostenere le ragioni del ricorrente, il Tar ha accolto anche la richiesta, avanzata in quella sede, di regolarizzazione pensionistica, mentre non è stata riconosciuta la liquidazione della penalità di mora «per la complessità della sentenza oggetto del ricorso», che potrà tuttavia essere riesaminata se il Miur non procederà alla liquidazione del credito alla scadenza del termine previsto.

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