Un’azienda italiana deve assumere un lavoratore subordinato rumeno che svolgerà le proprie mansioni in telelavoro dalla Romania. Non si tratterà di aprire una filiale estera, ma svolgerà il proprio lavoro con i team italiani collegandosi da remoto e, appunto, in telelavoro. Vorremmo capire tutte le implicazioni e gli adempimenti perché, a nostro parere previdenza e fiscalità dovrebbero essere quelle rumente a regola. Forse si potrebbe applicare la contrattualistica italiana se migliorativa di quanto garantito in Romania. Si chiede conferma di quanto sopra e gli adempimenti che ne seguono.
Il quesito riguarda l’assunzione da parte di un’azienda italiana di un lavoratore rumeno che opererà stabilmente dalla Romania in telelavoro transfrontaliero, senza apertura di sedi o basi operative all’estero. Si esamina la qualificazione del rapporto, la legge applicabile, la fiscalità, la previdenza e gli adempimenti connessi, chiarendo quando è possibile applicare la contrattualistica italiana, quali regole prevalgono e quali rischi organizzativi e ispettivi devono essere presi in considerazione...