Previdenza

Verifiche reddituali sulle pensioni ai superstiti 2020

Col messaggio dell’11 maggio 2023 n. 1710 l’Inps ha dato le istruzioni ai propri uffici per la gestione delle pensioni ai superstiti interessate dalla recente sentenza 162/2022 della Corte costituzionale

di Pietro Gremigni

L’Inps ha proceduto alla verifica nei confronti dei pensionati della gestione pubblica, titolari di prestazioni collegate al reddito corrisposte nel 2020, acquisendo dall'amministrazione finanziaria i c.d. redditi influenti, in relazione ai beneficiari della pensione ai superstiti.

Col messaggio dell'11 maggio 2023 n. 1710 l'Inps ha dato le istruzioni ai propri uffici per la gestione delle pensioni ai superstiti interessate dalla recente sentenza 162/2022 della Corte costituzionale che ha introdotto dei correttivi alla regola del cumulo dei redditi con la pensione ai superstiti. La Corte ha cioè stabilito l'illegittimità parziale della disposizione della legge 335/1995 che disciplina il cumulo tra il trattamento pensionistico ai superstiti coi redditi aggiuntivi del beneficiario, senza prevedere che la decurtazione effettiva della pensione non possa essere operata in misura superiore alla concorrenza dei redditi stessi.

Il principio è cioè volto a evitare che le decurtazioni della pensione, in applicazione del regime del cumulo parziale coi redditi, superino l'ammontare dei redditi stessi goduti dal beneficiario .

Nel caso in cui, sulla base dei redditi esaminati, sia risultato che sono stati corrisposti importi di pensione ai superstiti superiori a quelli spettanti, è stato impostato a livello centrale il recupero a partire dalla rata di pensione di agosto 2023.

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