L'affermazione della contrattazione collettiva del settore pubblico come fonte di produzione normativa e di regolazione salariale è ostacolata da due principali problemi: il ritmo asincrono della negoziazione e la dipendenza dei livelli retributivi dagli stanziamenti nella legge di bilancio
Con la sottoscrizione da parte di quasi tutte le organizzazioni sindacali confederali (ad eccezione di Cida e Usb) del contratto collettivo nazionale quadro per la definizione dei quattro comparti e delle aree di contrattazione per il triennio 2025-2027 si sono poste le premesse per la chiusura della tornata contrattuale 2022-2024 e l'avvio di quella successiva, corroborata dallo stanziamento con la legge di bilancio delle risorse dei rinnovi contrattuali fino al 2030, frutto del Patto di stabilità...
Dirigenti commercio, aumenti salariali e investimento in welfare
di Potito di Nunzio




