I punti chiave
- Al licenziamento illegittimo dei dipendenti delle rappresentanze diplomatiche italiane impiegati all'estero si applica la tutela reintegratoria prevista dalla legge italiana
- Legittimo il ricorso ad agenzie investigative in caso di fondato sospetto di comportamenti illeciti del dipendente
- Illegittimo il trasferimento del dipendente basato su criteri discriminatori
- La comunicazione di licenziamento inviata alla pec del difensore è legittima
- Illegittima la clausola di un bando pubblico che richiede la cittadinanza italiana per funzioni ausiliarie prive di pubblici poteri