Rapporti di lavoro

Serve l’autorizzazione per le telecamere contro i furti nei negozi

Azienda sanzionata dal Garante privacy in quanto non è sufficiente informare i dipendenti

di Pietro Gremigni

In caso di installazione di telecamere collocate in negozi di vendita al pubblico, non è sufficiente informare i lavoratori della loro presenza con affissione in luoghi adiacenti, essendo necessario avere una specifica autorizzazione sindacale o da parte dell'Ispettorato.

Il Garante della privacy, con un provvedimento del 3 marzo 2023 pubblicato sulla Newsletter del 26 maggio 2023, ha sanzionato con una pena pecuniaria una società per avere effettuato dei trattamenti dati personali illeciti.

Gli impianti di controllo a distanza, installati per prevenire furti da parte della clientela, registravano le immagini della giornata per la durata di 24 ore, per essere poi sovrascritte da quelle del giorno successivo.Nella fase istruttoria è emerso che l'installazione in tutti i punti vendita è avvenuta in assenza di accordo con le rappresentanze sindacali o di autorizzazione rilasciata dall'Ispettorato del lavoro in base all'articolo 4 della legge 300 del 1970.

La norma violata è quella dell'articolo 114 del Codice privacy che, tra le condizioni di liceità del trattamento, ha stabilito l'osservanza di quanto prescritto dall'articolo 4 della legge 300 del 1970. Trattandosi di una violazione dell'articolo 88 del Regolamento Ue 679/2016, il trasgressore è soggetto all'applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria.

La necessità dell'autorizzazione preventiva all'installazione deriva sempre dall'articolo 4 dello Statuto dei lavoratori, in quanto i controlli hanno la finalità di salvaguardare il patrimonio aziendale.La violazione di tale disposizione è inoltre penalmente sanzionata (si veda l’articolo 171 del Codice privacy).

Non costituisce una causa di esonero dalla predetta procedura preventiva il fatto che le telecamere, nella maggior parte dei casi, riprendevano «una zona di passaggio e non di attività lavorativa». Il Garante ha, infatti, costantemente ritenuto, sulla base della giurisprudenza maggioritaria, che anche le aree nelle quali transitano o sostano - talora continuativamente - i dipendenti (ad esempio, accessi alla struttura e ai garages, zone di carico/scarico merci, ingressi carrai e pedonali), qualora sottoposte a videosorveglianza, sono soggette alla piena applicazione della disciplina in materia di protezione dei dati personali.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©