Previdenza

Autonome, al via le domande per maternità anticipata

Tutelabile anche il periodo antecedente i due mesi la data presunta del parto

di M.Pri.

Le lavoratrici autonome possono ora presentare domanda all'Inps riguardante l'indennizzo della maternità anticipata per gravidanza a rischio, tutela introdotta dal decreto legislativo 105/2022. L'indennità viene calcolata ed erogata secondo le modalità già utilizzate per il periodo di maternità.

La domanda, come descritto nel messaggio 572/2023, va inoltrata tramite il sito internet o il call center dell'istituto di previdenza o i patronati. Nella richiesta occorre indicare la data presunta del parto ed eventualmente quella di interruzione della gravidanza.

Il certificato di gravidanza dovrebbe essere trasmesso automaticamente dal servizio sanitario nazionale all'Inps e quindi i dati dovrebbero essere acquisiti dalla procedura. Se ciò non avviene, la richiedente può indicare la data presunta del parto comunicata dal medico.Poiché l'indennizzo della maternità anticipata decorre dal 13 agosto 2022 (giorno di entrata in vigore del Dlgs 105/2022), le domande possono riferirsi anche a periodi già trascorsi, purché a partire da tale data.

Per periodo indennizzabile di maternità anticipata si intende quello prima dei due mesi antecedenti il parto. Nella circolare 122/2022 Inps ha precisato che, poiché i due mesi sono calcolabili solo a nascita avvenuta, se il periodo anticipato dovesse coincidere in tutto o in parte con i due mesi “standard”, non si amplia il periodo totale indennizzabile e quello anticipato viene assorbito da quello ordinario.

L'indennità viene riconosciuta se nei periodi a cui si riferisce sussiste la regolarità contributiva e a fronte dell'accertamento medico dell'Asl che accerti la necessità di tutela. Durante la maternità anticipata non è necessaria l'astensione dall'attività lavorativa.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©