Contributi più salati nei casi di rinnovo del tempo determinato
di Antonino Cannioto e Giuseppe Maccarone
Conto salato per le aziende che ricorrono a prestazioni temporanee di lavoratori tramite un ripetuto rinnovo del contratto a tempo determinato. Per esempio, un datore di lavoro che si volesse avvalere delle prestazioni di un lavoratore assumendolo con contratto a termine (a settembre 2018) per due mesi l’anno, dopo dieci anni pagherebbe un contributo pari al 5,9%: nel calcolo dell’onere complessivo dovrà sommare all’1,40% aggiuntivo di base (previsto dall’articolo 2, comma 28, della legge 92/12), ...
Contratto collettivo nazionale Commercio Anpit-Cisal, arriva il rinnovo economico
di Cristian Callegaro