Tre anni di Jobs act: più contratti a termine e meno licenziamenti
di Francesca Barbieri
Su un piatto della bilancia ci sono 31,6 milioni di nuovi contratti, sull’altro 29,2 milioni di “cessazioni”. Da un lato e dall’altro, in due casi su tre si tratta di rapporti a termine, mentre il tempo indeterminato rappresenta circa un quinto (21% delle entrate e 20,5% delle uscite) e tutto il resto si divide tra apprendistato, collaborazioni e lavoro somministrato. È questo, in estrema sintesi, il bilancio di tre anni di Jobs act, con i riflettori puntati dal 7 marzo 2015 in avanti, che segnano...