Con il D.L. 146/2025, il Governo interviene nuovamente sulla disciplina dell'immigrazione e della condizione dello straniero, proseguendo il percorso riformatore avviato dal D.L. 145/2024. Le nuove disposizioni mirano a semplificare e razionalizzare le procedure per il rilascio dei nullaosta al lavoro, potenziare i controlli di veridicità, armonizzare i termini dei permessi speciali e prorogare alcune misure sperimentali in materia di lavoro domestico e assistenza familiare. Il Decreto conferma la centralità del Testo Unico sull'Immigrazione (D.Lgs. n. 286/1998) e interviene con modifiche puntuali, senza stravolgere l'impianto introdotto nel 2024, ma consolidandolo e rendendolo più coerente sul piano amministrativo e temporale. Si riportano attentamente in commento, le distinzioni tra quanto già previsto dal decreto n. 145/2024 e quanto rinnovato per il 2025, analizzando le ricadute operative e le criticità attese.
In un contesto in cui la gestione dei migranti per motivi economici rappresenta una delle sfide strutturali dell'ordinamento italiano, il D.L. 146 del 3 ottobre 2025 si colloca come aggiornamento necessario del quadro legislativo, che già era stato modificato dal D.L. 145/2024 e dal D.P.C.M. 27 settembre 2023.
Il nuovo Decreto Flussi nasce da una duplice...
Argomenti
I punti chiave
- Ridefinizione dei tempi di rilascio del nullaosta e controlli di veridicità (art. 1)
- Digitalizzazione completa e limiti alle domande dei datori di lavoro (art. 2)
- Attività lavorativa in attesa del permesso di soggiorno (art. 3)
- Armonizzazione dei permessi speciali e accesso all'assegno di inclusione (art. 4)
- Lavoratori domestici e assistenza familiare fuori quota (art. 5)
- Volontariato e ricongiungimenti familiari (artt. 6 e 7)
- Caporalato, fondi e potenziamento logistico (artt. 8, 9 e 10)
- Conclusioni
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