L'analisi evidenzia una contraddizione sistemica nel diritto degli ammortizzatori sociali, incentrata sulla duplice funzione del biennio involutivo. Questo parametro fattuale, pur indicando una crisi, assume valenza opposta a seconda dello strumento richiesto: è potenziale indice di accoglimento per la CIGO, in quanto sintomo di una difficoltà transitoria, ma diviene presupposto costitutivo e inderogabile per la CIGS, quale prova di una crisi strutturale. Questa contraddizione trasforma l'onere probatorio dell'impresa in un esercizio di equilibrismo procedurale: per ottenere la CIGO, essa deve dimostrare una crisi sufficientemente seria, ma non così grave e prolungata da essere assimilata a una crisi strutturale, con il rischio concreto che la prova della propria difficoltà diventi la causa del rigetto.
La distinzione teleologica degli istituti e il paradosso del parametro comune
Nell'ambito degli strumenti di tutela del reddito in costanza di rapporto di lavoro, la cassa integrazione guadagni ordinaria (CIG) e la cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) rappresentano, per impostazione e funzione, due istituti sorretti da logiche di intervento profondamente differenziate, espressione di finalità teleologiche tra loro divergenti e, in un certo senso, antitetiche.
La Cassa Integrazione Guadagni (CIG) rappresenta uno strumento di tutela pensato per offrire un sostegno...
I punti chiave
- La distinzione teleologica degli istituti e il paradosso del parametro comune
- La funzione anfibologica del biennio involutivo: il confronto tra le fonti
- Primo scenario: la richiesta di CIG per "crisi di mercato" – Il biennio involutivo come ostacolo
- Secondo scenario: la richiesta di CIGS per "crisi aziendale" – Il biennio involutivo come presupposto
- Conclusione: la plasticità antinomica del biennio involutivo
- La natura discrezionale della decisione amministrativa
- Ricadute operative e strategiche
- La dimensione temporale della crisi e il "punto di rottura" con il passato
- Guida all'individuazione della transitorietà della crisi
- Conclusioni