Le molestie sessuali al collega costituiscono discriminazione sul lavoro
L’azienda è tenuta a intervenire in base all’articolo 2087 del Codice civile
I comportamenti sessualmente aggressivi esplicitati da una dipendente nei confronti del collega maschio, reiterati al punto da indurre quest’ultimo a evitare ogni interazione con la molestatrice, generando, tra l’altro, inefficienze sul piano organizzativo e rallentamenti per la produttività aziendale, costituiscono una discriminazione per ragioni connesse al sesso.
La lavoratrice che a più riprese, davanti agli altri lavoratori, pronuncia all’indirizzo del collega «frasi indecorose e a sfondo sessuale...