Ryanair, in Italia il primo contratto
Parte dall’Italia la nuova contrattazione collettiva di Ryanair con i piloti. È stato siglato nel nostro paese il primo contratto collettivo nazionale di lavoro o, come si legge nell’accordo redatto in lingua inglese, Cla, Collective labour agreement, firmato dalla compagnia e da Anpac, unica sigla riconosciuta per i piloti in Italia (secondo i dati forniti dalla stessa Anpac, la sigla ha 300 iscritti sui 500 piloti in organico in Italia). Protestano però Filt Cgil e Uiltrasporti: «più che di un contratto si tratta di un regolamento aziendale». Le due sigle hanno annunciato che proclameranno un nuovo sciopero di piloti ed assistenti di volo.
La compagnia nell’ultimo anno ha affrontato momenti di forte turbolenza nelle relazioni con i suoi equipaggi in tutta Europa, con scioperi e conseguenti disagi per i passeggeri che hanno causato un calo dei ricavi e hanno portato il titolo sull’ottovolante. L’accordo è stato approvato dal 72% dei piloti iscritti Anpac e l’auspicio della società è che faccia da apripista per una nuova stagione nelle relazioni con i piloti nel resto d’Europa. Eddie Wilson, chief people officer di Ryanair, si augura che questo contratto «sia presto seguito da un simile accordo con i piloti irlandesi. Abbiamo invitato il sindacato britannico, tedesco e spagnolo a un incontro nei prossimi giorni per negoziare e, speriamo, concordare Contratti Collettivi di Lavoro simili in questi altri mercati. Gli accordi raggiunti dimostrano i reali progressi compiuti da Ryanair nelle negoziazioni con i suoi piloti e i loro sindacati nei diversi mercati dell’UE». Riccardo Canestrari, coordinatore nazionale piloti Anpac, definisce la sigla del contratto «un avvenimento storico», visto che si tratta del «primo contratto collettivo di lavoro del personale navigante Ryanair in Europa» e spiega che il percorso necessiterà di ulteriori azioni sul piano fiscale che dovranno essere implementate a breve , anche con l’intervento del governo italiano, attraverso i ministeri Economia e Trasporti, per finalizzare il versamento dei prelievi fiscali da parte di Ryanair in Italia, a differenza di quanto accade oggi, a causa dell’accordo bilaterale Italia-Irlanda che obbliga il vettore al versamento all’Irlanda dei prelievi fiscali fatti ai dipendenti che operano in Italia.
Di accordo in accordo (pur con le dovute distinzioni) la compagnia ha decisamente avviato una fase diversa nelle sue relazioni con le rappresentanze sindacali. La sigla raggiunta ieri con Anpac fa infatti seguito a quella dell’accordo della scorsa settimana(si veda il Sole 24 Ore del 24 agosto) con il sindacato irlandese Forsa su alcuni temi specifici, come i trasferimenti di base in relazione all’anzianità e le regole per il captain upgrade. L’agreement italiano definisce quattro livelli: captain, first officer, junior first officer e second officer. Per il salario sono previsti incrementi legati al livello: prendendo il livello captain, il basic increase è di 8mila euro, mentre il flight productivity bonus di 12mila euro. In questo modo, per un capitano di prima nomina, la busta paga annua supererà i 147mila euro lordi. Prendendo il first officer il basic increase è di 4mila euro mentre il flight productivity bonus di 6mila. La busta paga annua supererà i 74mila euro lordi all’anno. Il contratto, inoltre, riconosce il calcolo del Tfr e prevede il versamento dei contributi ai fondi di previdenza complementare Fondaereo e di sanità integrativa Sanivolo. Prevista una flight expense allowance per visite mediche, giornate di simulazione, spese per cibo e bevande a bordo, uniforme, mentre per le assenze dal lavoro dovute a malattia è prevista un’indennità giornaliera “ponte” (finché non arriverà la copertura dell’Inps) di 76,46 euro, fino a un massimo di 120 giorni o sei mesi ogni 3 anni. Per ogni giorno di riposo (day off) messo a disposizione i capitani si vedranno riconoscere 530 euro, mentre i first officer 270. Nel contratto piloti entrerà a pieno titolo la legislazione italiana con periodo di prova di sei mesi e congedi di maternità e paternità.
Alla luce del nuovo contratto e dell’approvazione da parte dei piloti, le parti si sono date atto che l’obiettivo comune sarà di supportare lo sviluppo della compagnia e hanno stabilito che, in caso di tensioni, verrà attuato un percorso fatto di diversi step. Per la compagnia i negoziati comunque non finiscono qui. Sono ancora in corso per il Collective labour agreement degli assistenti di volo: al tavolo di questo negoziato siedono, oltre all’Anpac, anche l’Anpav e la Fit Cisl.