L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Assunzione di un familiare

di Antonio Carlo Scacco

La domanda

E' possibile l'assunzione del padre 60enne non ancora pensionato da parte del figlio titolare di una ditta individuale settore commercio? Cosa ammette l'Inps in proposito? Riconosce il rapporto di lavoro subordinato?

La giurisprudenza maggioritaria ritiene la prestazione lavorativa del familiare resa nell'ambito dell'impresa, in omaggio al principio della prestazione resa affectionis vel benevolentiae causa, gratuita, salvo la rigorosa prova contraria. La posizione è fatta propria anche dalla prassi amministrativa (ad es. circolare Inps 179/1989): “Nei casi in cui i soggetti del rapporto denunciato da imprese individuali o studi professionali siano coniugi, parenti entro il terzo grado ed affini entro il secondo conviventi del datore di lavoro, il rapporto si presume gratuito e quindi escluso dall'obbligo assicurativo, senza necessità di accertamenti da parte dell'Istituto, se le parti non forniscono prove "rigorose", cioè non soltanto formali ma convincenti nel loro complesso, dell'onerosità del rapporto stesso e della sua natura subordinata.”. Il fatto che giurisprudenza e prassi siano ferme su tali posizioni non significa che tale presunzione debba considerarsi assoluta o così rigorosa. Elementi che depongono a favore della configurabilità del rapporto di lavoro subordinato sono la non convivenza (nel caso specifico il padre dovrebbe essere residente in una abitazione diversa da quella del figlio) e la assenza di comunione di interessi. Naturalmente si richiede anche la sussistenza dei requisiti propri del rapporto di lavoro subordinato: la soggezione al potere disciplinare e direttivo del datore, la osservanza di un orario di lavoro, una retribuzione predefinita assoggettata alle ritenute fiscali e contributive applicabili al lavoro dipendente ec.. .

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