Attività in più Stati, si applica la legge del luogo di lavoro prevalente
Per la Corte Ue va tenuto conto del rapporto di lavoro nel suo insieme, ma il giudice nazionale deve valutare anche se l’attività si è svolta principalmente in un Paese
Per individuare la legge applicabile a un contratto individuale di lavoro svolto dapprima in più Stati Ue e poi in un unico Paese, il giudice nazionale deve tenere conto anche dell’ultimo periodo di esecuzione del contratto di lavoro per determinare il criterio del collegamento più stretto. Lo ha chiarito la Corte di giustizia dell’Unione europea con la sentenza depositata ieri (C-485/24) su rinvio pregiudiziale della Corte di cassazione francese. Al centro della pronuncia, la Convenzione di Roma...
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