ApprofondimentoContenzioso

Quando il potere datoriale diventa coartazione: la Cassazione sull'estorsione nel rapporto di lavoro

di Pasquale Dui, Luigi Antonio Beccaria

N. 47

Guida al Lavoro

La Cassazione conferma la condanna per estorsione nei confronti di un datore di lavoro che aveva costretto un dipendente, approfittando del suo stato di bisogno e della posizione di subordinazione, ad accettare condizioni retributive e organizzative deteriori rispetto a quelle dovute.

Massima

  • Delitto di estorsione – art. 629 c.p. – condotta del datore di lavoro – imposizione di modalità retributive deteriori – responsabilità penale - sussiste Cass. Pen., Sez. VI, 22 ottobre 2025, n. 37362

    Integra il delitto di estorsione (art. 629 c.p.) la condotta del datore di lavoro che, sfruttando il vincolo di subordinazione e la situazione di bisogno del lavoratore, ottiene un indebito vantaggio patrimoniale mediante la minaccia implicita o esplicita di pregiudizi sul rapporto di lavoro, anche quando la pressione si realizzi attraverso lo strumento contrattuale, impone modalità retributive o organizzative deteriori rispetto a quelle dovute o induce il lavoratore ad accettarle per timore delle conseguenze.

La vicenda fattuale e il giudizio di merito

La Corte d'appello di Palermo, investita della vicenda in sede di annullamento con rinvio disposto dalla Corte di Cassazione, confermava la responsabilità dell'imputato, nella sua veste di datore di lavoro (titolare di una s.a.s.), per il delitto di estorsione ai danni di due dipendenti, condannandolo altresì al risarcimento dei danni in sede civilistica, con riferimento a condotte collocate temporalmente tra il 2015 e il 2016.

Specificamente, l'accusa ruotava attorno ad una sistematica compressione...

  • [1] Così Cass. Pen. n. 3724/2021.