Il Decreto-Legge 19/2024, convertito dalla Legge 56/2024, cambia profondamente le regole sulle sanzioni per evasione contributiva.
Non basta più una semplice irregolarità formale per parlare di evasione: ora, gli organi di vigilanza devono dimostrare tre elementi precisi e insieme presenti per poter contestare l'evasione contributiva. Devono provare che la denuncia è stata omessa o non veritiera, che il datore di lavoro aveva la chiara intenzione di non versare i contributi e che c'è stato un vero occultamento della base imponibile. In questo modo, il datore di lavoro non deve più provare la propria buona fede: spetta invece agli enti accertatori dimostrare l'illecito. L'articolo esamina come questa riforma superi i vecchi automatismi basati sulle presunzioni, promuova la trasparenza negli adempimenti e cambi il modo in cui vengono svolti i controlli, influenzando anche casi particolari come la contribuzione virtuale.
Il quadro normativo pre-riforma: la sottile linea tra omissione ed evasione.
Prima dell'intervento del D.L. 19/2024, la distinzione tra omissione ed evasione contributiva era fonte di costante incertezza. Ai sensi dell'art. 116, c. 8, L. 388/2000:
- l'omissione contributiva (lett. a) si configurava in caso di mancato o ritardato pagamento di contributi il cui ammontare era rilevabile dalle denunce e/o registrazioni obbligatorie. In sostanza, si trattava di un inadempimento trasparente, in cui il debito era palese;
- l'evasione contributiva (lett. b) era connessa a registrazioni o denunce obbligatorie omesse o non conformi al vero, con l'intenzione di non versare i contributi occultando rapporti di lavoro o retribuzioni.
La giurisprudenza di legittimità aveva consolidato un orientamento secondo cui l'omessa o infedele denuncia mensile all'INPS (UniEmens) integrava di per sé l'ipotesi di evasione, facendo...
Argomenti
I punti chiave
- Il quadro normativo pre-riforma: la sottile linea tra omissione ed evasione.
- La riforma del D.L. 19/2024: l'intenzione specifica e l'occultamento come nuovi pilastri dell'evasione
- La condotta materiale (l'elemento oggettivo)
- L'occultamento come strumento (elemento strumentale)
- L'impatto della nuova definizione
- L'inversione dell'onere probatorio
- La trasparenza complessiva come prova a favore del contribuente
- Regolare tenuta della documentazione obbligatoria
- Presentazione delle denunce periodiche
- La trasparenza verso l'amministrazione finanziaria
- L'impatto della riforma sull'attività ispettiva
- I nuovi strumenti a supporto dell'azione ispettiva
- L'impatto sulla "contribuzione virtuale" nel settore edile: un caso emblematico
- Un primo caso pratico: ferie eccedenti
- Un secondo caso pratico: il superamento della percentuale di lavoratori a tempo parziale.
- Conclusioni