ApprofondimentoRapporti di lavoro

Il modello "open book" e la genuinità degli appalti: profili di rischio e questioni interpretative

di Giada Benincasa

N. 33

Guida al Lavoro

In alcuni settori, tra cui quello della logistica, si sta sviluppando un nuovo modello operativo, che impatta sulla determinazione del corrispettivo nei contratti di appalto: il c.d. open book. Un modello che, pur originando da esigenze di maggiore chiarezza e trasparenza tra le parti contrattuali, pare porsi in conflitto con gli indici di genuinità del contratto di appalto riconosciuti nel nostro ordinamento, minando in particolar modo il c.d. rischio di impresa dell'appaltatore.

Gli indici di genuinità dell'appalto

L'art. 1655 c.c. disciplina la necessità di individuare un corrispettivo a fronte della realizzazione di un servizio (o un'opera), definendo l'appalto come quel "contratto col quale una parte assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, il compimento di un'opera o di un servizio verso un corrispettivo in danaro". Disposizione che deve essere letta in combinato disposto con l'art. 29, comma 1, d.lgs. n. 276/2003, il quale disciplina, tre principali requisiti, che...

  • [1] Cfr. Cass. 3 luglio 1979, n. 3754, e, più recentemente, Cass. 27 gennaio 2021, n. 1754.

  • [2] App. Napoli 17 marzo 2025, n. 969, in cui, tra gli indici di genuinità per provare la sussistenza del rischio di impresa, viene indicato il corrispettivo forfettario e fisso, concludendo che «Da tanto si evince chiaramente che sono state poste ad esclusivo carico dell'appaltatrice le conseguenze derivanti dalla inefficienza del servizio e, quindi, delle prestazioni di lavoro ad esso connesse (...)».

  • [3] Cfr. anche App. Salerno, 6 aprile 2016

  • [4] Cass. 2 novembre 2021, n. 31127

  • [5] Cfr. Cons. St. 12 marzo 2018, n. 1571; Cass. 7 febbraio 2017, n. 3178

  • [6] Cass. 20 maggio 2009, n. 11720

  • [7] R. Panetta, Il contratto di appalto, Giappichelli, 2016

  • [8] F. Marinelli, Il tipo e l'appalto, Cedam, 1996