La Naspi non va restituita se il giudice stabilizza il lavoratore
Rimane il diritto all’indennità di disoccupazione percepita dopo un contratto a termine anche se lo stesso viene successivamente convertito in uno a tempo indeterminato
Il lavoratore che ha concluso il contratto di lavoro a tempo determinato non deve restituire la Naspi che ha di conseguenza incassato se successivamente ottiene in giudizio la conversione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato, per l’accertata nullità del termine. Così hanno deciso le sezioni unite della Corte di cassazione (sentenza 23876/2025 del 26 agosto).
In tale situazione, l’Inps ritiene la prestazione di disoccupazione indebita e ne chiede la restituzione: muovendo dall’accertata conversione...
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di Mauro Marrucci