Pallino è un dipendente operaio, a tempo indeterminato e full-time, in servizio per tutto il 2025, con un imponibile previdenziale di 23.000 euro (1.769,23 × 13 mensilità secondo CCNL). Nel corso del 2025 riceve dal datore di lavoro:1. 2.000 euro di fringe (voucher multiuso) ad personam; il dipendente ha un figlio a carico e ha comunicato il codice fiscale al datore di lavoro.2. 1.600 euro di buoni pasto (8 euro per buono telematico × 200 giorni lavorati = 1.600 euro); il datore consegna i buoni pasto a tutti i dipendenti. (Per l’esenzione del buono pasto è richiesto indicare generalità e categoria, secondo le circolari 326/1997, non ai sensi dell’art. 51, comma 2, lett. c, TUIR).3. 2.000 euro di welfare (ad esempio palestra, con beneficiario il dipendente e i familiari a carico e non a carico fiscale, gestione tramite voucher monouso), erogati secondo un regolamento vincolante dal 1° gennaio al 31 dicembre, per la categoria operai (ai sensi art. 51, comma 2, lett. f).Qual è il netto di Pallino, o meglio il suo potere d’acquisto, nel 2025 considerando solo il reddito da lavoro dipendente?I fringe, flexible benefit e buoni pasto indicati nel quesito sono esenti fiscalmente e previdenzialmente?Come si rappresentano in CU (Certificazione Unica)?
Il fringe da 2.000 euro erogato sotto forma di voucher multiuso (ai sensi dell’art. 51, comma 3 e comma 3-bis, nonché del DM 25 marzo 2016, art. 6) è esente da imposizione fiscale e contributiva.
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Il voucher multiuso di 2.000 euro erogato a Pallino nel 2025 è interamente esente da imposizione fiscale e previdenziale, poiché il dipendente ha un figlio a carico e ha comunicato al datore di lavoro il codice fiscale del figlio. Inoltre, Pallino non ha percepito...