La comunicazione interna non è un mero strumento informativo, ma un veicolo informativo, una vera e propria leva di governance partecipata, idonea a garantire trasparenza, inclusione e sostenibilità dei processi organizzativi, che condiziona l'efficacia giuridica e operativa dei piani di welfare aziendale. Se ne analizzano ruolo, funzione, contenuti minimi e modalità attuative nelle fasi di progettazione, implementazione e monitoraggio, con particolare attenzione alle fasi di attivazione del welfare, con riferimento al coinvolgimento paritetico dei lavoratori e alla coerenza con le logiche di sostenibilità organizzativa, evidenziando come la dimensione comunicativa contribuisca a tradurre i principi costituzionali di partecipazione (art. 46 Cost.) e benessere del lavoratore in strumenti operativi di gestione aziendale.
Premessa
Nel contesto evolutivo delle relazioni industriali, il welfare aziendale si configura come infrastruttura organizzativa capace di integrare strumenti retributivi, misure di conciliazione e servizi alla persona, in un'ottica di benessere diffuso e competitività, laddove la letteratura di settore converge nel qualificare la comunicazione, quale elemento strutturale dell'intero ciclo di vita del piano, dalla fase di ideazione fino alla misurazione degli impatti.
In tal senso, il welfare non è un atto...
Argomenti
I punti chiave
- Premessa
- Funzione tecnico-giuridica della comunicazione nei piani di welfare
- Progettazione comunicativa: contenuti minimi, canali e responsabilità
- Coinvolgimento paritetico dei lavoratori: dal principio alla prassi
- Attuazione, fruizione e presidi di trasparenza
- Monitoraggio, feedback e miglioramento continuo in chiave di sostenibilità
- Premi di produttività, flexible benefit e coerenza comunicativa
- Profili organizzativi e di rischio: come la comunicazione li governa
- Considerazioni conclusive




