L'esperto rispondeRapporti di lavoro

Servizi di utilità sociale (art. 51, c. 2, lett. f) erogati tramite voucher monouso welfare: effetti sul reddito da lavoro dipendente

di Roberto Vinciarelli

La domanda

Il provider di welfare X ha sottoscritto un mandato senza rappresentanza con il datore di lavoro Y e gestisce l’emissione di voucher monouso (ai sensi dell’art. 51, c. 2, lett. f / art. 51, c. 3-bis) e multiuso (ai sensi dell’art. 51, c. 3 TUIR / art. 51, c. 3-bis) relativi ai piani di welfare dei dipendenti del datore Y.In particolare, il provider X ha il compito di acquistare i servizi di welfare anche tramite specifiche convenzioni con i fornitori, avendo ricevuto un mandato senza rappresentanza dal datore Y.Si ipotizzi che il dipendente Pinco, del datore Y, sia titolare di un credito welfare, previsto dal regolamento aziendale e rivolto a dipendenti di determinate categorie, pari a 1.000 euro. Il dipendente sceglie un abbonamento a una palestra commerciale convenzionata del valore di 500 euro. La piattaforma del provider X emette un voucher del valore di 500 euro da utilizzare/riscattare presso il fornitore convenzionato.Come deve essere considerato il voucher ai fini del reddito di lavoro dipendente?

Dal punto di vista delle imposte dirette sul reddito di lavoro dipendente, il legislatore e l’ADE consentono di assegnare prestazioni di welfare (ad esempio servizi di utilità sociale rivolti alla generalità dei dipendenti o a categorie specifiche, ai sensi dell’art. 51, c. 2, lett. f / art. 100 del TUIR) anche mediante documenti di legittimazione (art. 51, c. 3-bis, TUIR).

Di conseguenza, i servizi di utilità sociale di cui all’art. 51, c. 2, lett. f (dettagliati nell’art. 100 del TUIR) possono...