Rapporti di lavoro

Modello 730, lifting per includere le novità su Imu e terreni agricoli

di Matteo Ferraris

Con provvedimento n. prot.2015/39957 dello scorso 20 marzo l'qgenzia delle Entrate ha approvato alcune “Modificazioni alle istruzioni del modello di dichiarazione 730/2015, approvato con provvedimento del 15 gennaio 2015”. Le variazioni sono dovute al recepimento nelle istruzioni di alcune disposizioni normative intervenute dopo l'approvazione del 15 gennaio 2015, in particolare con riguardo all'Imu sui terreni agricoli e sulla scelta di destinazione del 2 per mille dell'Irpef.
Considerata la delicata fase attuale che introduce la sperimentazione del cosiddetto 730 precompilato va chiarito che si tratta del recepimento di evoluzioni normative e non della correzione di errori.
Lo scorso 24 gennaio il decreto legge n. 4/2015 ha, infatti, introdotto ulteriori criteri per l'esenzione dall'Imu dei terreni agricoli e lo scorso 4 febbraio la risoluzione n. 2/DF del Dipartimento delle finanze ha fornito chiarimenti in merito all'applicazione delle nuove regole. Il successivo 17 marzo, poi, è stato accertato tramite la risoluzione n. 27/E/2015 l'elenco dei partiti politici a cui è possibile destinare il 2 per mille dell'Irpef, ora, aggiunto alle istruzioni del modello 730/2015.
Sono queste le innovazioni principali apportate con il provvedimento 20 marzo 2015 dell'agenzia delle Entrate, il quale contiene anche una precisazione sulla nuova deduzione spettante in caso di acquisto o costruzione di immobili abitativi da destinare alla locazione e una in materia di addizionale Irpef del Lazio, e la correzione di alcuni errori materiali riscontrati successivamente alla pubblicazione del modello sul sito internet dell'Agenzia.


Sull’esenzione dall'imu dei terreni
Circa l'Imu sui terreni agricoli, l'Agenzia ha aggiornato le istruzioni per la compilazione del modello 730/2015, precisando che in caso di “Imu non dovuta” (colonna 9), deve, ora, essere barrata la relativa casella e non devono più essere indicati specifici codici per identificare le diverse situazioni che determinano l'esenzione.
Il tema dell'imposta locale sui terreni agricoli è stato oggetto di una virulenta polemica su cui il legislatore è intervenuto in più di una circostanza alimentando l'incertezza circa i criteri di esenzione dei terreni agricoli.
Con il Dm 28 novembre 2014 l'esenzione era condizionata all'ubicazione, in termini di altitudine, del centro del comune dove è situato l'appezzamento agricolo. Successivamente, il Dl n. 4/2015 ha variato i parametri acquisendo la codifica (T = totalmente montano) presente nell'elenco dei comuni italiani predisposto dall'Istat, e assegnata dallo stesso Istituto in relazione alla conformazione del territorio.
Secondo tale impostazione i terreni nei territori con codifica “P” (P=parzialmente montano) sono esenti dall'Imu soltanto se posseduti e condotti da coltivatori diretti o da imprenditori agricoli professionali (Iap) iscritti alla previdenza agricola.
Queste ultime indicazioni sono quelle attualmente valide e sono state inserite nelle istruzioni del 730/2015.


Sulle agevolazioni ai partiti politici
Come noto ogni contribuente può destinare a un partito politico il 2‰ della propria Irpef; con la risoluzione n. 27/E/2015, l'Agenzia ha pubblicato la lista dei beneficiari predisposta dalla Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici. L'elenco dei partiti (ciascuno contraddistinto da un codice) è stato, pertanto, inserito nelle istruzioni del modello 730/2015.
Come noto, l'articolo 12 del Dl n. 149/2013 (Destinazione volontaria del due per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche) ha chiarito che ciascun contribuente può destinare il due per mille della propria imposta sul reddito delle persone fisiche a favore di un partito politico iscritto nella seconda sezione del registro (di cui all'articolo 4) se la scelta è effettuata dai contribuenti in sede di dichiarazione annuale dei redditi.
La norma è stata attuata con Dpcm 28 maggio 2014.


Altre modifiche
Sono, poi, regolate ulteriori misure più specifiche attraverso una chiosa in relazione all'addizionale regionale per il Lazio, per cui è prevista una speciale variazione della progressione dell'aliquota per le famiglie con più di tre figlie carico e una dichiarazione programmatica relativa all'agevolazione a favore di chi acquista o costruisce immobili abitativi concedendoli in locazione entro 6 mesi: “ulteriori modalità attuative della presente agevolazione saranno definite con decreto del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e del ministero dell'Economia e delle finanze”.

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