Modificato il sistema del sostegno per l’inclusione attiva
Dopo l'emanazione del decreto del 17 marzo 2017 è stato ampliato l'ambito di applicabilità del sistema di sostegno all'inclusione attiva, e così l'Inps, con la circolare 86 del 12 maggio 2017, ha fornito alcune indicazioni a riguardo.
Cos’è il Sia - Il meccanismo di sostegno per l'inclusione attiva (Sia) consiste nell'erogazione di un sussidio economico da parte dell'Inps a nuclei familiari in condizioni economiche di estremo disagio ed è subordinato all'adesione a un progetto di attivazione sociale e lavorativa proposto dal Comune di residenza.
Requisiti - Di seguito ricapitoliamo i principali requisiti per poter chiedere il Sia, sulla base del decreto originario (Dm 26 maggio 2016), mettendo in evidenza i cambiamenti apportati dall'ultimo decreto del 2017.
I richiedenti (sia italiani che stranieri) devono possedere i seguenti requisiti:
- essere residente in Italia da almeno due anni (al momento della presentazione della domanda);
-non essere in possesso di autoveicoli immatricolati la prima volta nei dodici mesi antecedenti la richiesta, oppure di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.300 cc (250 cc in caso di motoveicoli) immatricolati la prima volta nei 3 anni precedenti la richiesta, fatti salvi, in base al nuovo decreto, gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità;
- essere in un nucleo familiare con almeno una delle seguenti caratteristiche: un componente con meno di 18 anni di età, oppure una persona con disabilità e almeno un genitore del richiedente, o infine, con una donna in stato di gravidanza accertato;
- avere un Isee inferiore o uguale a 3.000 euro;
- ricevere eventuali trattamenti economici di natura previdenziale, indennitaria o assistenziale a qualunque titolo concesso dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni purché non superiori a 600 euro mensili, elevati, in base al nuovo Dm del 17 marzo 2017, a 900 euro in caso di presenza nel nucleo di persona non autosufficiente;
- nessun componente il nucleo deve risultare titolare di: Naspi, Asdi, altro ammortizzatore sociale, status che deve essere autocertificato dal richiedente, salvo si tratti di persone non autosufficienti ovvero inabili al lavoro e studenti;
- il nucleo deve raggiungere un indicatore familiare pari o superiore a 25 punti, valore determinato dalla somma di punteggi riferiti ai carichi familiari, alla condizione economica e a quella lavorativa e non più 45 punti come previsto dall'originario Dm 26 maggio 2016.
Misura e durata del beneficio - L’Inps eroga bimestralmente, per una durata massima di 12 mesi a seconda delle risorse che ciascuna regione detiene, un contributo che varia da un minimo di 80 a un massimo di 400 euro mensili in base al numero dei componenti il nucleo familiare.
Il nuovo Dm 17 marzo 2017 ha previsto due novità:
- per i nuclei familiari composti esclusivamente da genitore solo e da figli minorenni, come definito ai fini Isee e risultante nella Dsu, un ammontare di ulteriori 80 euro mensili;
- la possibilità di chiedere una ulteriore prestazione Sia una volta superati i 12 mesi, purché siano trascorsi almeno tre bimestri dall'ultimo beneficio percepito.
Progetto personalizzato - Un'altra novità del recente decreto è la sottoscrizione del progetto personalizzato di presa in carico da parte di tutti i componenti del nucleo familiare beneficiario, entro la fine del bimestre successivo a quello di presentazione della domanda, e non più entro 60 giorni dalla comunicazione dell'avvenuto accreditamento del primo bimestre.