Anche la Regione Calabria apre all’equo compenso
Anche la Regione Calabria apre all'equo compenso. Con la legge n. 25/18 dello scorso 3 agosto, pubblicata nel Bur n. 83 del 6 agosto, il Consiglio delle Calabria ha infatti approvato le “Norme in materia di tutela delle prestazioni professionali per attività espletate per conto dei committenti privati e di contrasto all'evasione fiscale”. Il provvedimento stabilisce, in particolare, che la presentazione dell'istanza autorizzativa o di istanza ad intervento a norma di legge dovrà essere corredata da una “lettera di affidamento dell'incarico sottoscritta dal committente”. Viene in sostanza richiesta la dimostrazione di avere saldato la necessaria prestazione professionale.
Secondo il presidente della Fondazione studi dei consulenti del Lavoro, Rosario De Luca, “con questo importante provvedimento anche la Calabria segue l'esempio virtuoso delle Regioni che hanno introdotto disposizioni normative sull'equo compenso a favore della categoria dei professionisti, promuovendo la dignità economica e sociale di lavoratrici e lavoratori autonomi e a tutela, soprattutto, dei tanti giovani che incontrano le maggiori difficoltà nel farsi strada nel mondo del lavoro professionale. Il fatto che sempre più istituzioni si impegnino per rendere l'equo compenso un principio basilare del nostro ordinamento – ha evidenziato De Luca - dimostra il valore della battaglia portata avanti dal Comitato Unitario delle Professionisti e dalla Rete delle Professioni Tecniche. Continueremo dunque con determinazione il cammino intrapreso con l'obiettivo di rendere l'equo compenso del professionista la quotidianità e non l'eccezione “.