Agevolazioni

Decontribuzione Sud del primo semestre, ultima chiamata con il flusso uniemens di ottobre

Chi ritarda oltre questo mese, dovrà ricorrere alla procedura di regolarizzazione

di Gianfranco Nobis

I datori di lavoro beneficiari della decontribuzione Sud dovranno conguagliare le quote arretrate riferite al periodo gennaio–giugno 2022 attraverso le denunce uniemens di competenze di ottobre 2022.

L'Inps, con la circolare 90/2022 del 27 luglio, aveva specificato che, al fine di consentire il recupero delle quote di beneficio del primo semestre di quest’anno, le imprese e gli intermediari avrebbero potuto utilizzare i flussi di agosto, settembre e ottobre 2022 evitando regolarizzazioni contributive. Scatta quindi con la denuncia uniemens delle retribuzioni del mese di ottobre l'ultima possibilità di recuperare le quote non fruite di beneficio spettante, la cui scadenza d'invio è fissata per il 30 novembre (versamento della contribuzione dovuta entro il 16 novembre).

Il mancato recupero entro i termini indicati non preclude tuttavia la possibilità di poter conguagliare successivamente l'esonero spettante; la procedura da seguire tuttavia diventa decisamente più articolata, in quanto richiede l'invio di flussi di regolarizzazione contributiva, soggetti a iter autorizzativo da parte dell'istituto di previdenza, a seguito del quale lo stesso ente consentirà la possibilità di effettuare una compensazione tramite modello F24.

Il beneficio è pari al 30% della contribuzione datoriale, con esclusione dei premi per l'assicurazione generale contro gli infortuni sul lavoro dovuti all'Inail, e spetta per il periodo intercorrente tra il 1° luglio e il 31 dicembre 2022 su tutti rapporti di lavoro subordinato, a esclusione del settore agricolo e del lavoro domestico, attivati con datori di lavoro privati, la cui prestazione sia resa in «regioni che nel 2018 presentavano un prodotto interno lordo pro capite inferiore al 75 % della media Eu27 o comunque compreso tra il 75%e il 90%, e un tasso di occupazione inferiore alla media nazionale». Come confermato dall’Inps, l'agevolazione spetta nei casi in cui, prescindendo dall'ubicazione della sede legale dell'impresa (anche in caso di somministrazione), la prestazione lavorativa si svolga in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.

La fruizione del beneficio era rimasta ferma nel primo semestre del 2022, in attesa dell'adozione della decisione C(2022)4499 final del 24 giugno da parte della Commissione europea. Le imprese del settore privato potranno dunque recuperare gli arretrati spettanti attraverso i flussi uniemens di ottobre, utilizzando il codice causale "Desu" all'interno dell'elemento "InfoAggcausaliContrib", il quale consentirà la ricostruzione del Dm virtuale codificando il codice L571.

Nei flussi uniemens dei lavoratori iscritti alla gestione pubblica (lista PosPa) bisognerà invece valorizzare il "CodiceRecupero" con il codice "36".Occorre infine rilevare che, per la concreta utilizzazione della decontribuzione dal 2023, sarà necessario attendere un ulteriore provvedimento autorizzativo da parte della Commissione europea.

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