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Domande per l’Iscro del 2023, importo fino a 881 euro mensili

Richieste entro il 31 ottobre. Tra i requisiti, reddito 2022 non superiore a 8.972,04 euro.

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di M.Pri.

Possibile richiedere l'Iscro per il 2023. Inps, con il messaggio 1636/2023, ha comunicato la riattivazione della procedura online tramite cui si può inoltrare la domanda al fine di ricevere l'indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, introdotta dalla legge di Bilancio 2021 per il triennio 2021-23 in favore dei professionisti iscritti alla gestione separata.

Il contributo economico può essere chiesto una sola volta e a fronte di una contrazione del reddito. In particolare, nell'anno precedente la domanda, il reddito da lavoro autonomo (in questo caso quello del 2022) deve essere stato inferiore al 50% della media dei redditi del triennio ulteriormente precedente (quindi 2019-21). Inoltre, nel 2022 il reddito non deve comunque aver superato l'importo di 8.972,04 euro.I valori devono essere autodichiarati dall'interessato, a meno che siano già conosciuti dall'Inps: in quest'ultimo caso li si trova precompilati nella procedura online. Come precisato nella circolare 94/2021, si deve fare riferimento agli importi riportati nel quadro RE della dichiarazione dei redditi in caso di attività professionale individuale, nel quadro RH se si partecipa a studi associati, nel quadro LM per chi è in regime forfettario.

La domanda può essere presentata direttamente dagli interessati utilizzando sito internet o call center Inps, oppure tramite i patronati, in tutti i casi entro il 31 ottobre di quest'anno. Non saranno accettate le richieste di chi ne ha già beneficiato nel 2021 o nel 2022, nonché nel caso in cui l'Iscro sia stata assegnata ma poi il titolare sia decaduto dal diritto. Via libera, invece, qualora la precedente richiesta sia stata respinta o l'indennità sia stata revocata in origine.

L'Iscro viene erogata per sei mensilità con un importo pari al 25%, su base semestrale, dell'ultimo reddito certificato dall'agenzia delle Entrate e trasmesso all'Inps al momento di presentazione della domanda. In pratica si dimezza il reddito e poi si calcola il 25% di tale importo. Il valore dell'indennità, nel 2023, non può comunque essere inferiore a 275,38 euro e non superiore a 881,23 euro mensili.

L'indennità ha comportato l'incremento dei contributi a carico dei professionisti iscritti in via esclusiva alla gestione separata Inps e non pensionati: l'aumento è di 0,26 punti percentuali per il 2021 e di 0,52 punti percentuali per il 2022 e il 2023.Per i beneficiari è prevista la partecipazione a percorsi di aggiornamento professionale, che sono stati regolamentati dal decreto 24 marzo 2022 del ministero del Lavoro.

Secondo dati diffusi dall'Inps, nel 2021 le indennità erogate per almeno un mese sono state 3.751, nel 2022 sono scese a 781, mentre la relazione tecnica della legge di Bilancio 2021 prospettava 41mila accessi nel primo anno. Gli importi erogati complessivamente sono stati pari a 15.245.976 euro nel 2021 e a soli 3.065.502 euro l'anno scorso. Si tratta di valori nettamente inferiori al budget disposto dalla legge di Bilancio 2021, cioè 70,4 milioni per il 2021 e 35,1 milioni per il 2022 e per coprire i quali è stata innalzata la contribuzione a carico degli iscritti. Quindi, come evidenziato nei mesi scorsi da Acta, l'associazione dei freelance, al momento Iscro ha determinato più entrate che uscite per l'istituto nazionale di previdenza.

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