Welfare

Isee, dal 2013 Dsu in modalità precompilata. Rifinanziato il Fondo sociale per occupazione

Stanziati ulteriori 70 milioni da ripartire tra le regioni per garantire nuova Cigs

di Giorgio Pogliotti e Claudio Tucci

Arrivano le prime semplificazioni all’Isee. Fino al 31 dicembre si potrà presentare la Dichiarazione sostitutiva unica nella modalità non precompilata. Dal 1° luglio 2023 la presentazione della Dsu da parte del cittadino dovrà avvenire «prioritariamente» in modalità precompilata (sarà un decreto del Lavoro, sentiti Inps, Entrate e Garante privacy, a spiegare come consentire la gestione della dichiarazione precompilata resa disponibile in via telematica da Inps).

È questa una delle ultimissime novità entrate nel “pacchetto lavoro” contenuto nella bozza di legge di Bilancio 2023. Un’altra novità riguarda il rifinanziamento del Fondo sociale per occupazione e formazione per 100 milioni a decorrere dal 2023. Per completare i piani di recupero occupazionale di imprese operanti in un’area di crisi industriale complessa si stanziano ulteriori 70 milioni da ripartire tra le regioni (con decreto del Ministro del lavoro, di concerto con il Mef) per garantire nuova Cigs. Dieci milioni per il 2023 vanno invece per misure di sostegno per i lavoratori dipendenti dalle imprese del settore dei call center; 30 milioni sono stanziati per il settore pesca.

L’ultima bozza di Manovra conferma come, nel 2023, il reddito di cittadinanza sia riconosciuto nel limite massimo di 8 mensilità (non più 12) per le persone “occupabili”. La novità, è scritto nel testo, non si applica «in caso di nuclei al cui interno vi siano persone con disabilità, minorenni o persone con almeno sessant’anni di età». Tutto ciò in attesa dell’annunciata riforma organica delle misure di sostegno alla povertà e di inclusione attiva.

Sempre dal 1° gennaio tutti i soggetti “attivabili” devono essere inseriti, per un periodo di sei mesi, in un corso di formazione e/o di riqualificazione professionale. In caso di mancata frequenza del corso si decade dal sussidio, così come nel caso del primo rifiuto a una offerta di lavoro congrua. Tutti i componenti del nucleo devono risiedere nel territorio italiano. Nel caso poi di stipula di un contratto di lavoro stagionale o intermittente il maggior reddito percepito non concorre alla determinazione del beneficio economico fino a 3mila euro lordi.

Inoltre è confermata per il 2023 la riduzione del cuneo fiscale contributivo, tutto a vantaggio dei lavoratori, per due punti fino a 35mila euro di reddito - la misura varata dal governo Draghi per il 2022 - , e di un punto ulteriore fino a 20mila euro (1.538 euro al mese).

Novità sul fronte incentivi. Per l’assunzione di percettori del Rdc lo sgravio al 100% è per i contratti stipulati da gennaio a dicembre 2023, vale per 12 mesi fino a un massimo di 6mila euro (l’esonero è alternativo a quello previsto dall’articolo 8 del Dl 4 del 2019). Per quanto riguarda i giovani under36 l’attuale sconto totale (triennale) previsto dalla legge di Bilancio 2021 è prorogato anche per le nuove assunzioni (incluse le trasformazioni) a tempo indeterminato effettuate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023. Prorogato anche l’incentivo al 100% (sempre entro i 6mila euro l’anno) per l’assunzione di donne lavoratrici effettuate a decorrere dal 1º gennaio 2023 al 31 dicembre 2023.

L’ultima bozza di legge di Bilancio conferma la riduzione dal 10 al 5% della cedolare secca sui premi di produttività fino a 3mila euro per redditi fino a 80mila euro. Vengono reintrodotti i cosiddetti Voucher, i buoni lavoro aboliti dal governo Gentiloni, con un limite di utilizzo che sale da 5mila a 10mila euro anche per le prestazioni lavorative occasionali svolte nell’ambito delle attività agricole di carattere stagionale per non oltre 45 giorni nell’anno solare.

Sul fronte scuola, spunta, nella bozza di manovra, un maxi piano per promuovere le competenze Stem (oggi le più difficili da trovare nel mondo del lavoro), legate al Pnrr. Tra le azioni previste, il ministero dell’Istruzione e del merito dovrà varare apposite linee guida per introdurre, nel piano triennale dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche, azioni dedicate a rafforzare nei curricula lo sviluppo delle competenze matematico-scientifico-tecnologiche legate agli specifici campi di esperienza e l’apprendimento delle discipline Stem.

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