Ripartiti i fondi del 2015 per la formazione degli apprendisti
Con il decreto direttoriale 70/2016 pubblicato ieri sul sito del ministero del Lavoro sono state ripartite tra le Regioni le risorse del 2015 per la formazione in apprendistato.
Rispetto ai tradizionali 100 milioni di euro (articolo 68, comma 4, della legge 144/1999), il riparto prevede una riduzione di 60 milioni destinati al finanziamento del progetto sperimentale di sviluppo e rafforzamento del sistema duale nell'ambito dell'istruzione e formazione professionale regionale (Iefp), per gli anni 2015 e 2016, già ripartite con il Dd 417/2015, insieme ai 27 milioni appositamente stanziati dal decreto legislativo di riordino dei servizi per il lavoro e le politiche attive (articolo 32, comma 3 del Dlgs 150/2015).
Per il finanziamento della formazione di base e trasversale dell'apprendistato professionalizzante e di alta formazione e ricerca sono stati quindi ripartiti 40 milioni alle Regioni, secondo gli stessi criteri dello scorso anno concordati dalla IX commissione delle Regioni nella seduta del 10 marzo 2016.
Nello specifico, le risorse vengono ripartite tra le Regioni per il 60% sulla base del numero degli apprendisti assunti al termine dei percorsi formativi rilevati da Inps. Per il restante 40% sono ripartite sulla base degli apprendisti formati, come vengono rilevati dal rispettivo monitoraggio regionale. Entrambi i parametri sono calcolati sulla media nel triennio 2012/2014, prevedendo un importo minimo di 206.400,00 euro per ciascuna Regione.
Il decreto specifica che non è possibile destinare queste risorse per la retribuzione degli apprendisti. Però, prevede che una quota pari al 10% delle risorse disponibili per ciascuna Regione possa essere destinata al finanziamento di azioni di sistema e di accompagnamento collegate all'attività formativa in apprendistato non coperte da altri finanziamenti di origine nazionale o comunitaria.
Le Regioni avranno 24 mesi per impegnare le risorse stanziate. Quelle non impegnate entro questo termine, potranno essere reimpiegate sulla base di criteri da concordare con le stesse Regioni.
Infine, il decreto fissa una condizionalità per il trasferimento delle risorse per le successive annualità: entro il 30 giugno 2016 ciascuna Regione dovrà inviare attraverso posta elettronica un rapporto annuale di attuazione, predisposto sulla base delle linee guida elaborate dall'Isfol, che produrrà un documento di monitoraggio nazionale a partire dai rapporti elaborati a livello regionale.