Riscatto laurea a costo ridotto anche per chi sceglie la totalizzazione
Pubblicato dall'Inps il modello per il riscatto laurea “light” da parte di chi accede a pensione calcolata con opzione per il metodo contributivo o conseguente al tipo di pensionamento.
Dalla fine di gennaio 2019, il decreto di riforma del welfare ha sdoganato per alcuni lavoratori la possibilità di accedere a una forma di riscatto della laurea con onere à forfait. In particolare, per il 2020 chi è assicurato a qualsiasi gestione Inps può scegliere di riscattare il periodo di studi pagando forfettariamente un onere pari al 33% del minimale reddituale della gestione commercianti (per il 2020 la spesa è di euro 5.265 euro per ogni anno riscattato), godendo fra l'altro della completa deducibilità fiscale.
Quando il decreto legge 4/2019 è stato convertito in legge, è stato abrogato il precedente requisito anagrafico che stabiliva che la domanda fosse presentata da un lavoratore che non avesse ancora compiuto i 45 anni di età; l'unica condizione rimasta ancora oggi consiste nel fatto che il corso di studi universitario sia stato svolto nei periodi «da valutare con il metodo di calcolo contributivo», riferendosi in prima battuta agli anni di studi successivi al 1995.
Ma la circolare Inps 6/2020 ha chiarito che questa possibilità è aperta anche a chi sceglie di farsi calcolare la pensione con il sistema contributivo secondo quanto previsto dalla legge 335/1995 per chi ha complessivamente almeno 15 anni di contributi, di cui 5 anni collocati dopo il 1995, nonché per le lavoratrici che accedono a opzione donna e gli iscritti alla gestione separata che attivano il computo previsto dall'articolo 3 del Dm 282/1996.
Negli scorsi giorni Inps ha pubblicato nel sito internet il modello AP142 per il riscatto light, includendo tra gli utilizzatori anche coloro che accedono al pensionamento in vecchiaia o in anzianità attraverso la totalizzazione (si veda il Sole 24 Ore del 25 febbraio 2020), e che quindi possono avere 18 o più anni di contributi al 1995. Il modello va compilato e inserito nella sezione allegati della domanda telematica di riscatto di laurea che i lavoratori potranno finalizzare sul portale Inps o affidare a un intermediario riconosciuto come i patronati.
Resta sempre da valutare però l'effetto della conversione al metodo contributivo che potrà portare, in alcuni casi, a un decremento anche del 50% sulla pensione per chi vanta molti anni di contributi prima del 1996 e incrementi significativi a livello retributivo negli ultimi anni di lavoro.