ApprofondimentoRapporti di lavoro

Schemi di turnazione ed integrazione degli organici

di Stefano Malandrini

N. 22

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Come regolamentare l'obbligo dei lavoratori turnisti di svolgere lavoro aggiuntivo in caso di turni che dovessero risultare scoperti per malattia o ritardi dei lavoratori subentranti? In ragione della difficoltà di trovare nuovo personale per integrare gli organici, si propone un sistema basato sul coinvolgimento a rotazione di una squadra di volontari

Introduzione del lavoro a turni avvicendati e variazioni di organico

Come è noto, l'introduzione del lavoro a turni avvicendati, al fine di incrementare la produttività[1] di linea/reparto, presuppone la verifica preventiva, da parte degli operatori aziendali, di numerosi aspetti ed implicazioni quali:

  • per quanto attiene i tempi di lavoro, l'adeguatezza dell'impostazione del sistema di turnazione ipotizzato rispetto alle prescrizioni di legge e di CCNL concernenti il regime dei riposi obbligatori giornalieri e settimanali, la calendarizzazione delle ferie e delle riduzioni di orario, il godimento/monetizzazione/spostamento delle festività, la praticabilità soggettiva ed oggettiva di orari notturni, le pause spettanti al personale turnista;
  • per quanto attiene il costo del lavoro, la sostenibilità dei trattamenti derivanti dall'applicazione delle specifiche previsioni di CCNL relative ai compensi per il personale coinvolto, solitamente differenziate in riferimento ai giorni e agli orari delle prestazioni;
  • per quanto attiene le relazioni sindacali, l'avvenuto adempimento delle procedure di confronto eventualmente dettate dalla legge[2] o dalla contrattazione collettiva, che possono prevedere comunicazioni informative, esami congiunti, definizioni condivise, accordi[3];
  • non per ultimo, la necessità di assegnazione di nuovo personale, per integrare la composizione delle squadre di lavoratori coinvolte nei turni programmati.

Anche la disamina delle scoperture di organico e delle possibili soluzioni rappresenta infatti un elemento di valutazione imprescindibile. Ad eccezione del solo turno unico non avvicendato...

  • [1] Intesa in senso ampio come la quantità di produzione realizzata in un arco temporale di riferimento.

  • [2] E' il caso dell'introduzione del lavoro notturno, in quanto l'art.12 del D.Lgs. n.66 del 8 aprile 2003 prevede una consultazione sindacale preventiva obbligatoria della durata massima di 7 giorni.

  • [3] La maggior parte dei CCNL più diffusi prevede svariate modalità di confronto sindacale.

  • [4] E' il caso del lavoratore turnista che non si alterna con altri lavoratori nell'esecuzione della mansione assegnatagli.

  • [5] Ad es. le 37 ore e 45 minuti di cui all'art.8 del CCNL Chimici Industria.

  • [6] Ne deriva un orario medio settimanale di 44,8 ore in un ciclo completo di 5 settimane.

  • [7] Ne deriva un orario medio settimanale di 42 ore in un ciclo completo di 8 settimane.

  • [8] Lo schema produce un orario medio settimanale di 37,33 ore.

  • [9] Lo schema produce un orario medio settimanale di 33,6 ore.

  • [10] Lo schema produce un orario medio settimanale di 36 ore.

  • [11] Ad es. l'art.5, Titolo III, sez. Quarta del CCNL per l'industria Metalmeccanica, l'art.38 del CCNL 11 novembre 2024 per l'industria Tessile etc.

  • [12] Redatto obbligatoriamente ai sensi dell'art.28 del D.Lgs. n.81 del 9 aprile 2008.

  • [13] Il dato si desume ad esempio dall'annuale "Indagine di Confindustria sul lavoro", che considera anche il tasso di assenteismo.

  • [14] L'avvicendamento non è praticato solo nei turni sfalsati in quanto parzialmente sovrapposti e nei turni unici.

  • [15] Intesa in senso ampio, comprensivo anche delle attività di regolazione, che un utilizzo intenso dei macchinari può incrementare in misura più che proporzionale.

  • [16] Per rilavorazioni o sostituzione dei prodotti difettosi etc.

  • [17] Le prestazioni straordinarie, salvo diversa specifica previsione contrattuale, non producono incidenza su altri elementi retributivi, pertanto nonostante l'applicazione delle maggiorazioni retributive in percentuale, solitamente previste dai CCNL, il costo orario complessivo dello straordinario almeno in parte si riduce.

  • [18] La possibilità di comandare 80 ore/anno di straordinario si rinviene ad esempio nell'art.5 Titolo III Sez. Quarta del CCNL 5 febbraio 2021 per l'Industria Metalmeccanica.

  • [19] Ad. es. l'art.36 del CCNL per l'industria Tessile del 11 novembre 2024 - settore caratterizzato da comparti, come le tessiture industriali, con frequente ricorso al lavoro a turni - riduce sostanzialmente a 160 ore/anno il limite di ricorso individuale al lavoro straordinario, sancendo il diritto del lavoratore a riposi compensativi per le ore eventualmente eccedenti.

  • [20] Tra i primi CCNL a valorizzare questi elementi di professionalità si consideri il CCNL per l'Industria Chimica, con particolare riferimento al glossari riportato nell'art.4 dell'accordo di rinovo del 13 giugno 2022

  • [21] Cfr. l'art.6, Titolo III, Sez. Quarta del CCNL 5 febbraio 2021 per l'industria Metalmeccanica.