Contrattazione

Alimentaristi e Panificazione artigiani, rinnovato il Ccnl

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di Fabio Antonilli

E' stato sottoscritto il 6 dicembre 2021 l'accordo per il rinnovo del CCNL Area Alimentazione-Panificazione che vede come parti firmatarie le organizzazioni datoriali Confartigianato Alimentazione, Cna Alimentare, Casartigiani, CLAAI, e le organizzazioni sindacali Flai-Cgil, Fai-Cisl, Uila-Uil.

L'Accordo rinnova il CCNL scaduto il 31 dicembre 2018 che ha una sfera di applicazione che spazia dai rapporti di lavoro dei dipendenti delle imprese artigiane del settore alimentare, delle imprese del settore panificazione, nonché delle imprese non artigiane del settore alimentare fino a 15 dipendenti, ivi incluse quelle della somministrazione di prodotti e alimenti in attività di ristorazione.

Con l'intesa - che scadrà il 31 dicembre 2022 - è stato definito un aumento retributivo a regime pari a 77 euro per i lavoratori inquadrati al Livello 3A del Settore Alimentare, 74 euro per il Livello A2 del Settore Panificazione. Unitamente all'erogazione di un importo a titolo di Una Tantum pari a 140 euro applicabile ai soli lavoratori in forza alla date del 6 dicembre 2021.

Per le imprese non artigiane del settore Alimentare fino a 15 dipendenti l'aumento retributivo a regime sarà di 83,62 euro al 5° Livello. ,

Per le imprese della Ristorazione che svolgono attività di somministrazione sono invece state definite per la prima volta tabelle retributive specifiche.

E' stata aggiornata anche la parte normativa del CCNL con la regolamentazione del contratto a termine alle luce delle recenti novità emerse a seguito dell'emanazione della Legge di conversione del Decreto Sostegni bis. Nello specifico sono state, dalle parti, individuate le causali "contrattuali" di ricorso al contratto a termine.

Per la prima volta nei contratti collettivi del comparto è stato regolamentato il lavoro intermittente per l'assunzione dei lavoratori che svolgono attività di consegne di pasti e alimenti a domicilio.

Infine sono state aumentare le ore di formazione continua dei lavoratori e rafforzate le norme che consentono ai lavoratori immigrati di accedere alla disciplina contrattuale del diritto allo studio.

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