Previdenza

Autoliquidazione Inail, bussola nel modello 20SM

di Silvia Perna

La revisione delle tariffe Inail si è riflessa sul modello 20SM con cui l’Inail comunica al datore di lavoro, per ciascuna posizione assicurativa territoriale (Pat)di cui è titolare l’azienda, gli elementi per il calcolo del tasso applicabile in sede di autoliquidazione, prevista quest’anno il 16 maggio.

Il documento è di particolare interesse perché contiene il riferimento alla classificazione tariffaria dell’azienda in vigenza del Dm 12 dicembre 2000, raffrontata con quella applicata in base alla nuova tariffa. Comparazione che consente all’azienda ricevente di verificare la correttezza dei dati inseriti. In questo contesto una novità presente nel modello è il quadro E, che sintetizza i dati dell’oscillazione. Il dettaglio del nuovo modello è tale che esso ripercorre per ogni Pat i dati salienti dell’oscillazione, dando modo a chi legge di verificare anche per questa parte le modalità del calcolo dell’Istituto, a cominciare dalla correttezza dell’inquadramento in relazione alla propria posizione in Inps.

Esclusivamente quest’anno, per comunicare la classificazione delle lavorazioni e il relativo tasso medio in base alle nuove tariffe dei premi, il modello 20SM è inoltrato anche per le Pat attive da meno di un biennio di attività o che non abbiano maturato 364 giorni di assicurazione nel triennio.

Nel modello 20SM è indicata la denominazione dell’azienda, individuata dal codice ditta e dalla posizione assicurativa territoriale. I dati esposti sono quelli presenti negli archivi dell’Istituto alla data di elaborazione del tasso applicabile. Nel modello è indicata la sede Inail territorialmente competente, in ragione della sede legale dell’azienda.

Il modello si compone di sei parti. Si tratta del quadro A, con i dati di sintesi della Pat; del quadro B, con gli eventi lesivi definiti nel triennio di osservazione; del quadro C, con i dati classificativi del triennio di osservazione; del quadro D, con i dati di sintesi per la valutazione della significatività; del già citato quadro E, con i dati di sintesi per la determinazione dell’aliquota di oscillazione e del quadro F, in cui è determinato il tasso applicabile sulla base dei dati del quadro E

Si ricorda che gli articoli 19 e 20 delle nuove Mat prevedono novità salienti in materia di oscillazione che vertono sull'andamento infortunistico e sulla gravità degli eventi lesivi da valutarsi tenendo conto delle giornate di lavoro perse. L’indice di sinistrosità aziendale (Isa) delle lavorazioni assicurate nella Pat va comparato con l’indice di sinistrosità medio ponderato (Ismp) al fine di ottenere l'Isar, che è l'indice di sinistrosità aziendale riproporzionato, il quale individua l'indice di rischio della Pat, sulla base del quale è determinata l'aliquota di oscillazione del tasso, unitamente al parametro totale di lavoratori-anno del triennio della Pat. L'Isar deriva dalla differenza tra Isa e Ismp , rapportata al valore dello stesso Ismp. Per le voci di tariffa attive alla data di elaborazione del tasso applicabile e indicate nella colonna Voce, nelle omonime colonne, sono riportati nel quadro F del modello i seguenti valori:
● “Tasso medio di tariffa”, di ciascuna voce di tariffa
● “Aliquota di oscillazione”, uguale per tutte le voci di tariffa della Pat
● “Tasso applicabile” risultante, aggiungendo o sottraendo al tasso medio di tariffa, una quota percentuale corrispondente all'aliquota di oscillazione.
Dal calcolo continuano a essere esclusi gli infortuni in itinere .
Il tasso applicato utile ai fini del calcolo del premio si ottiene correggendo il tasso applicabile con l'eventuale ulteriore oscillazione in riduzione per prevenzione.

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