ApprofondimentoPrevidenza

La funzione del Tfr tra bisogni di liquidità e (maggiori) tutele pensionistiche

di Marco Menegotto e Jacopo Sala

N. 28

Guida al Lavoro

La relazione COVIP sul 2024 fotografa lo scarso conferimento del TFR alla previdenza complementare. Oltre che a possibili giustificazioni di natura soggettiva-culturale, paiono esserci dati di contesto (dimensione aziende italiane, occupati per classi di età, esigenze di liquidità) che spiegano il faticoso sviluppo del secondo pilastro, mentre i giuristi dibattono attorno a più o meno leciti strumenti di anticipo del trattamento, così distraendolo dalla sua ormai necessaria funzione previdenziale

TFR e liquidità

Come noto, il trattamento di fine rapporto costituisce un tipico elemento della retribuzione di natura differita, di norma cioè in maturazione in costanza di rapporto di lavoro ma percepito alla cessazione (per qualsiasi ragione) dello stesso[1]. Di pari notorietà è la possibilità garantita ai lavoratori, seppur per casi specifici[2], di richiedere anticipi delle quote maturate, in presenza di requisiti ben delimitati (anzianità di servizio minima, percentuale massima di anticipo, irripetibilità ...

  • [1] Per un inquadramento teorico, cfr. M. dalla Sega, G. Impellizzieri, M. Menegotto, G. Piglialarmi, S. Spattini, M. Tiraboschi, La struttura della retribuzione. Minimi retributivi, salario di produttività, busta paga, ADAPT University Press, 2024, spec. 41-42; ma anche la tradizionale manualistica in materia lavoristica.

  • [2] Spese mediche per terapie e interventi straordinari, acquisto della prima casa, contestualmente al congedo parentale o al congedo per la formazione.

  • [3] Non mancano esperienze interessanti sul punto. Per una recente rassegna ragionata sul 2024, cfr. ADAPT, La contrattazione collettiva in Italia (2024). XI Rapporto ADAPT, ADAPT University Press, 2025, spec. 111-114.

  • [4] Si pensi, peraltro, come non sia così frequente, in altri ordinamenti, la previsione di simili quote di retribuzione differita; ad esempio, anche nei Paesi UE più vicini a noi, come Francia, Spagna, Germania, non la si rintraccia.

  • [5] INL, Nota del 3 aprile 2025, n. 616.

  • [6] Nel senso della ammissibilità, cfr. E. M. d'Onofrio, A. Maresca, Un accordo individuale può consentire di erogare il Tfr mensilmente, Sole 24 Ore, 6 maggio 2025; in termini adesivi alla prassi amministrativa ed ai conformi orientamenti ostativi della magistratura, sia consentito il rinvio a M. Menegotto, Anticipo del TFR: una inspiegabile querelle, in Bollettino ADAPT, 26 maggio 2025, n. 20.

  • [7] Non essendosi generato, comunque, un numero elevato di pronunce. Sul punto si è invece interrogata la letteratura, come documentato da M. Novella, Sulla legittimità del trasferimento nella retribuzione mensile del trattamento di fine rapporto, in Riv. it. dir. lav., 2023, 2, 439 e ss.

  • [8] Mentre «(…) è da escludere che le condizioni di maggior favore che il patto individuale del contratto di lavoro può introdurre al regime di anticipazione del t.f.r. (…) possano concretarsi in una anticipazione mensile del t.f.r. non sostenuta da alcuna specifica causale».

  • [9] Specularmente, distingue, per qualificare le prestazioni di previdenza complementare, tra un punto di vista di struttura (si tratta di retribuzione) e un punto di vista funzionale (riconducibilità di tali prestazioni alla logica del trattamento di fine rapporto), M. Persiani, Diritto della previdenza sociale, CEDAM, 2014, spec. 405.

  • [10] Dati e proiezioni di assoluto rilievo sono riportati in Ufficio Parlamentare di Bilancio, Audizione della Presidente dell'Ufficio parlamentare di bilancio, Commissione parlamentare di inchiesta sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica in atto, 8 luglio 2025, spec. 27-37.

  • [11] Rispettivamente 5,3 e 3,1 miliardi di euro.

  • [12] Il tasso di partecipazione esprime il rapporto tra il numero di iscritti a forme pensionistiche complementari e il numero totale di occupati (o di soggetti appartenenti alle forze di lavoro).

  • [13] Registro Statistico delle Imprese Attive.

  • [14] Qui il riferimento è al totale delle forze di lavoro riferite a ciascuna delle fasce d'età.

  • [15] Per un approfondimento, cfr. J. Sala, S. Spattini, La (lenta) ripresa delle retribuzioni contrattuali, WP n. 2/2025 ADAPT University Press, 2024; ma anche i più recenti rapporti istituzionali dell'Istat e della Banca d'Italia.

  • [16] Corte cost., sent. n. 393/2000, seppur circoscritta ad un preciso aspetto normativo.

  • [17] Ci si interroga, in dottrina, sulla opportunità di intervenire con meccanismi di obbligatorietà. Argomenta sul punto, assumendo una lettura critica circa tale opzione, assai di recente F. Ravelli, Obbligatorietà o libertà della previdenza complementare?, in Arg. dir. lav., n. 3/2025, 411-452.

  • [18] Tra le altre, questa via pare essere la più complessa, anche in termini di coperture. Si pensi infatti che il TFR accantonato in azienda dovrebbe tradursi in liquidità in uscita - in epoca anticipata rispetto ad una eventuale cessazione - non preventivata. Ma soprattutto alla gestione pubblicistica del fondo di tesoreria dell'INPS, cui versano le aziende sopra i 50 dipendenti; sul piano istituzionale, le risorse qui destinate sono impiegate per finalità pubbliche, anche di finanziamento di investimenti infrastrutturali (art. 1, co. 758 e ss., l. n. 296/2006).

  • [19] Opzione dibattuta in letteratura ma abilitata dalla giurisprudenza, seppur davvero poco sviluppata sul punto. Cfr. Trib. Torino 14 maggio 2019, n. 836; Trib. Firenze 9 giugno 2020, n. 212 e App. Firenze 21 febbraio 2022, n. 888, per l'analisi delle quali si è debitori di M. Dalla Sega, La nuova via italiana alla previdenza complementare obbligatoria: prime risposte e questioni ancora aperte sui meccanismi di adesione contrattuale, in Mass. Giur. Lav., 2, 2024, pag. 426 e ss.

  • [20] Dal 15% al 9% in base agli anni di contribuzione.

  • [21] Il TFR sarebbe invece tassato con un'aliquota separata calcolata sul reddito medio degli ultimi 5 anni (art. 17 TUIR).

  • [22] La rivalutazione di legge conosce, tendenzialmente, un tasso che oscilla tra l'1 e il 2%, solo negli ultimi anni elevato di molto (fino al 9% del 2024) per via del notevole incremento inflazionistico.

  • [23] Commissione europea, Direzione generale degli Affari economici e finanziari (ECFIN), 2024 Ageing Report: Economic and budgetary projections for the EU Member States (2022–2070), Institutional paper n. 279, 2024.

  • [24] Ufficio Parlamentare di Bilancio, Audizione sugli effetti economici e sociali derivanti dalla transizione demografica, cit.

  • [25] I tassi di sostituzione esprimono il rapporto tra l'importo annuo della prima rata di pensione e l'importo annuo dell'ultima retribuzione (o reddito da lavoro). Così definito, l'indicatore misura la variazione del reddito lordo del lavoratore nel passaggio dalla fase attiva a quella di quiescenza. Per ulteriori approfondimenti, cfr. Ministero dell'Economia e delle Finanze, Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato, Le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario, Rapporto n. 25, 2024.