L'esercizio del diritto di precedenza nella assunzione in concreto e il ruolo della contrattazione collettiva nella disciplina di tale diritto
Le statistiche contano e che la disciplina del contratto a termine possa dirsi un tema divisivo, è statistica. Sarà proprio per questo che ciclicamente si pensa a modificare l'assetto normativo a seconda della "scuola di pensiero" sottostanti.
Due esempi:
- Solo due anni fa abbiamo affrontato la tematica (oggi vigente) del D.L. n. 48/2023 convertito in L. n. 85/2023, con il suo "tuffo nel passato" per quanto all'istituzione di condizioni (gergalmente causali) post 12 mesi (con impliciti richiami al passato remoto del d.lgs n. 368/2001 e al trapassato remoto della Legge n. 56/1987).
- Il recente quesito referendario che muoveva dall'assunto anacronistico e non rispettoso della direttiva europea 1999/70/CE (la quale non intende assolutamente censurare l'utilizzo dei contratti temporanei ma solo che gli stati membri ne censurino l'abuso) che ogni prestazione a termine debba contenere delle condizionalità, nei fatti a deperimento dell'utilizzo di tale contratto.
Ma, come sappiamo, non tutto cambia.
Ad esempio il diritto di precedenza è stoicamente sopravvissuto nei vari cambiamenti. Per carità, il suo enunciato non dispone una disciplina specifica per il suo utilizzo e l'interprete è ben conscio di non essere...
Ccnl Tabacco (lavorazione)
di Studio Associato Paola Sanna e Luca Vichi