Previdenza

Contratto di espansione, scende la soglia a 100 addetti

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di G.Pog. e Cl.T.

Si abbassa da 250 a 100 dipendenti la soglia dimensionale per accedere al contratto di espansione, che consente, tra l’altro, l’uscita anticipata dal lavoro di coloro che si trovano a non più di 60 mesi dalla pensione (di vecchiaia o di anzianità). Debutta un nuovo contratto subordinato a tempo indeterminato di rioccupazione incentivato con l’esonero contributivo al 100% - fino a 6mila euro su base annua - per la durata di sei mesi, con l’obiettivo di spingere l’inserimento dei disoccupati. Si ritocca anche il contratto di solidarietà: le aziende che a giugno avranno lo sblocco dei licenziamenti, con un calo del 50% di fatturato (non più 30%), possono stipulare un contratto di solidarietà che porta la retribuzione dei lavoratori al 70%, ma l’impresa deve impegnarsi nella stipula dell’accordo collettivo al mantenimento dei livelli occupazionali. La riduzione massima di orario viene innalzata, portando il tetto della riduzione media all’80% e della riduzione complessiva al 90%.

Inoltre il decalage della Naspi, ovvero il taglio del 3% che scatta dal 4° mese di fruizione dell’indennità di disoccupazione, si congela fino al 31 dicembre; e sempre fino a fine anno il ministero del Lavoro potrà concedere una proroga di sei mesi della cigs per cessazione per quelle aziende di particolare rilevanza strategica sul territorio che hanno avviato il processo di cessazione aziendale, frenato a causa del Covid-19.

Sono queste le misure del pacchetto lavoro messo a punto dal ministro Andrea Orlando, contenuto nella bozza di decreto Sostegni Bis, approvato ieri dal consiglio dei ministri. In tutto si mobilitano 5-6 miliardi per disegnare un percorso di uscita dalla fase emergenziale. Tornando al nuovo contratto di rioccupazione, strumento operativo dall’entrata in vigore del decreto fino al 31 ottobre, va definito con il consenso del lavoratore un progetto di inserimento per l’adeguamento delle competenze di durata di sei mesi; al termine le parti possono recedere dal rapporto di lavoro o proseguire come in un ordinario contratto a tempo indeterminato. Al datore di lavoro privato (con esclusione del settore agricolo e del lavoro domestico) è riconosciuto per un massimo di sei mesi l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali (con esclusione di premi e contributi Inail) nel limite di 6mila euro su base annua, riparametrato su base mensile. Sono fissati alcuni paletti: i datori di lavoro nei sei mesi precedenti l’assunzione non devono aver proceduto a licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo o collettivi nella stessa unità produttiva. Inoltre il licenziamento intimato durante o al termine del periodo di inserimento - o di un lavoratore impiegato nella stessa unità produttiva e con lo stesso livello di inquadramento - comporta la revoca dell’agevolazione e il recupero del beneficio già fruito. L’importo è cumulabile con gli esoneri contributivi già previsti (per il Sud, per donne e giovani).

Inoltre per il comparto commercio-turismo-terme viene reintrodotto lo sgravio contributivo per le imprese che non richiedono più la cassa integrazione per i propri dipendenti, e li fanno rientrare in servizio pur avendone usufruito in precedenza per far fronte all’emergenza Covid. La legge di Bilancio 2021 ha previsto l’esonero dal versamento dei contributi previdenziali per aziende che non richiedono trattamenti di integrazione salariale fruibili fino al 31 marzo.

Novità anche per Anpal, con il commissariamento dell’Agenzia nazionale politiche attive del lavoro e l’uscita di scena del presidente Mimmo Parisi. Il commissario servirà a traghettare l’agenzia in vista del cambio della governance fortemente voluto dal ministro Orlando: entro 45 giorni dall’entrata in vigore del decreto sarà modificato lo Statuto ed entro 60 giorni sarà nominato un direttore con poteri gestionali e il compito di attuare indirizzi e linee guida adottate d’intesa con il Cda (di tre membri, con un rappresentante delle regioni) e approvate dal ministro del Lavoro (al quale riferirà periodicamente). Vengono rifinanziati i centri per l’impiego (70 milioni per il 2021) e sul fronte della sicurezza viene finanziata l’assunzione a tempo indeterminato di medici e tecnici della prevenzione nei luoghi di lavoro (3,4 milioni per il 2021 e 10 milioni per il 2021).

Infine, viene istituito un fondo presso il ministero del Lavoro (Scuola dei Mestieri) con una dote di 20 milioni di euro per integrare politiche attive del lavoro e sistema di industria nazionale, a livello locale; e per mettere in campo percorsi di formazione per i giovani nelle aziende per sostenere l’integrazione del mondo del lavoro dei Neet.

Contratti, le nuove misure

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