Ammortizzatori

Dati autocompilati e meno file nella procedura di richiesta Cig

Inps sta testando il nuovo sistema che agevolerà imprese e intermediari. Novità in arrivo anche sul fronte della crisi di impresa

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di M.Pri.

Semplificazione delle procedure per gli ammortizzatori sociali, approccio più attivo nella gestione dei casi di crisi di impresa. Aggiornamenti sulle novità in arrivo su questi due fronti sono state illustrate ieri da Antonio Pone, direttore generale vicario Inps, e da Giovanni Marcantonio, segretario del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, intervenuti alla webtv di categoria.

Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, prosegue la sperimentazione del progetto che determinerà una maggior facilità di richiesta e gestione degli stessi. Con la nuova piattaforma, una volta inserita la matricola aziendale, il software estrarrà in automatico le informazioni necessarie. Inoltre non sarà più richiesto di allegare i documenti relativi alla procedura sindacale propedeutica alla richiesta di Cig, ma ci si limiterà a dichiararne il possesso.

Nello step successivo, la procedura indicherà i nominativi dei dipendenti potenzialmente interessati dall’ammortizzatore sociale, attingendo all’ultimo flusso uniemens, tenendo conto anche della anzianità minima di servizio necessaria. Datori di lavoro e intermediari non dovranno quindi inserire i nomi, ma si limiteranno ad accettare o modificare l’elenco proposto dal sistema e potranno beneficiare di un contatore delle ore richiedibili, in modo da essere certi di rispettare i massimali.

L’istituto di previdenza sta lavorando anche sul suo ruolo e sui relativi strumenti per quanto concerne le novità introdotte dal Codice della crisi di impresa, principalmente su tre fronti, come illustrato da Pone. Per quanto concerne la certificazione dei crediti, Inps ha attivato la procedura Vera, che consente di rispondere alle richieste dei tribunali. Attualmente il dialogo avviene tramite Pec, ma in futuro si passerà alla “cooperazione applicativa”, rendendo autonomi i tribunali.

In merito alle segnalazioni di allerta, secondo Pone l’Inps deve giocare d’anticipo, mentre oggi, a valle dell’infasamento, non si interessa di quanto succede perché di competenza dell’agente della riscossone. In prospettiva «dobbiamo tornare più protagonisti - ha affermato il direttore - si dovrebbe puntare al recupero crediti nella fase amministrativa, promuovendo anche una riforma delle dilazioni che, se gestite in tale fase, costano meno alle aziende».

Infine, per tutelare il credito contributivo si dovrà cambiare approccio, passando da una tutela formale a una analisi delle prospettive concrete di recupero di un’azienda e alla conseguente possibilità di ottenere una soluzione più soddisfacente rispetto alla procedura liquidatoria. Ciò, però, comporta il possesso di competenze specifiche che, ha anticipato Pone, potrebbero essere ottimizzate accentrando queste operazioni a livello regionale.

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