Previdenza

Entro il 30 novembre vanno dichiarati all’Inps i redditi non cumulabili con la pensione

L’adempimento riguarda gli importi derivanti da lavoro autonomo conseguiti nel 2021

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di Pietro Gremigni

I titolari di pensione, soggetti al divieto di cumulo della pensione con i redditi da lavoro autonomo, devono presentare all'Inps la dichiarazione dei medesimi redditi 2021 entro il 30 novembre 2022, secondo quanto disposto dall'articolo 10 del Dlgs 503/1992.

L'Inps, con il messaggio 4101/2022 del 14 novembre, ha riepilogato le relative istruzioni che riguardano, da quest'anno, anche i pensionati di invalidità ex Inpgi nei casi in cui scatta la parziale cumulabilità con i redditi da lavoro autonomo.

Sono esclusi dall'obbligo di dichiarazione, in quanto non soggetti al divieto di cumulo della pensione con i redditi da lavoro autonomo:
– i titolari di pensione e assegno di invalidità avente decorrenza compresa entro il 31 dicembre 1994;
– i titolari di pensione di vecchiaia;
– i titolari di pensione di vecchiaia liquidata nel sistema contributivo;
– i titolari di pensione di anzianità e di trattamento di prepensionamento a carico dell'assicurazione generale obbligatoria e delle forme sostitutive ed esclusive della medesima;
– i titolari di pensione o assegno di invalidità a carico dell'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, delle forme di previdenza esonerative, esclusive, sostitutive della medesima, delle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi con un'anzianità contributiva pari o superiore a 40 anni.

I titolari di assegno di invalidità, che non si trovano nella situazione indicata, sono soggetti al divieto di cumulo e devono perciò presentare la dichiarazione, salvo che abbiano conseguito un reddito da lavoro autonomo pari o inferiore a 6.702,54 euro.

Per gli iscritti alla Gestione dipendenti pubblici, il divieto di cumulo pensione/redditi da lavoro e di conseguenza l'obbligo dichiarativo, opera per i trattamenti pensionistici di inabilità.

Redditi da dichiarare

I redditi da lavoro autonomo devono essere dichiarati al netto dei contributi previdenziali e assistenziali e al lordo delle ritenute erariali. Il reddito d'impresa deve essere dichiarato al netto anche delle eventuali perdite deducibili imputabili all'anno di riferimento del reddito.I redditi del 2022 sono dichiarati a preventivo e i pensionati ex Inpgi devono indicare solo questi.

Trattenute

L’ente previdenziale effettuerà la trattenuta delle quote di pensione non cumulabili con i redditi da lavoro autonomo in via provvisoria sulla base della dichiarazione dei redditi che i pensionati prevedono di conseguire nel corso dell'anno. Le trattenute saranno conguagliate sulla base della dichiarazione dei redditi 2022, rilasciate a consuntivo nell'anno 2023.

Sanzioni

In caso di inosservanza, gli interessati sono tenuti a versare all'ente previdenziale una somma pari all'importo annuo della pensione percepita nell'anno cui si riferisce la dichiarazione.

Modalità di presentazione

La dichiarazione va presentata all'Inps in via telematica mediante le credenziali rilasciate, accedendo alla sezione "Dichiarazione Reddituale – RED Semplificato" (per la dichiarazione Red).

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