Politiche attive

Formazione duale, in arrivo 415 milioni di euro per il 2022

Definiti i criteri per il riparto del riparto delle risorse a Regioni e Province autonome

di Gianni Bocchieri

Registrato dalla Corte dei conti il decreto 52/2023 del ministro del Lavoro che individua i criteri di ripartizione delle risorse per il finanziamento del sistema duale per l'anno 2022.
Il riparto è relativo al finanziamento complessivo di 415 milioni, costituito dalla quota annuale di 175 milioni e da quella Pnrr di 240 milioni, pari al 40% dei 600 milioni complessivamente previsti dalla Missione 5, Componente 1, Investimento 1.4 “Sistema duale”. Per la quota PNRR, il decreto dispone che il 13% di essa sia riservata alle Regioni del Mezzogiorno.

Per entrambe le quote, quattro dei cinque criteri di riparto sono stati determinati attraverso il rapporto tra studenti dell'istruzione e formazione professionale (IeFP) più gli apprendisti in duale per la qualifica e il diploma professionale delle istituzioni formative regionali e la popolazione regionale residente tra 14 e 20 anni, in accoglimento della proposta del Coordinamento delle Regioni. Gli studenti IeFP considerati sono solo quelli delle istituzioni formative regionali, restando esclusi quelli delle scuole statali che erogano la IeFP in via sussidiaria.

Più precisamente, il 59% delle risorse viene ripartito in base al numero di iscritti dal primo al quarto anno dei percorsi di istruzione e formazione professionale (leFP) e ai percorsi nel sistema duale realizzati dalle istituzioni formative regionali. Invece, il 13% delle risorse è ripartito in rapporto al numero degli iscritti dal primo al quarto anno dei percorsi di IeFP nel sistema duale sulla popolazione residente in età compresa tra i 14 e i 18 anni. L’ulteriore 13%, in base al numero degli iscritti al quarto anno dei percorsi di IeFP nel sistema duale in rapporto alla popolazione residente in età compresa tra i 17 e i 20 anni. Per il 10%, le risorse sono attribuite a Regioni e Province autonome in proporzione alla percentuale di apprendisti di primo livello risultanti dalle comunicazioni obbligatorie sulla popolazione residente tra i 15 e i 25 anni. Il restante 5% è assegnato in base al numero complessivo di iscritti ai percorsi modulari per i giovani rientranti nella categoria Neet (not in education, employment or training) utilizzati dalle Regioni per recuperarli e rimetterli in percorsi IeFP per il conseguimento della qualifica e del diploma professionale.

I criteri individuati dal Dm saranno applicati ai dati di monitoraggio dell'anno formativo 2021-2022 inviati dalle Regioni e dalle Province autonome di Trento e Bolzano, secondo modalità indicate dalla direzione generale delle politiche attive del lavoro.

In sintesi, il nuovo Dm conferma criteri già utilizzati per la prima tranche di finanziamento del sistema duale del 2021 (Dm 226/2021 del 26 novembre). Ma assegna peso diverso al numero degli iscritti ai percorsi IeFP, passando dal 57% del 2021 al 59% del 2022 e agli iscritti ai percorsi modulari per i giovani Neet il cui peso scende dal 7% del riparto del 2021 al 5% del riparto per il 2022.

L'effettiva attribuzione ed erogazione delle risorse a ciascuna Regione e Provincia autonoma sarà fatta con lo stesso decreto direttoriale che potrà individuare dei target aggiuntivi che le stesse Regioni e province autonome dovranno raggiungere rispetto a quello complessivo già fissato nel Pnrr, pari a un incremento di almeno 135mila persone formate in più, nel quinquennio 2021-2025, rispetto al target di partenza di 39.000 persone inserite nel sistema duale.

Il ministero del Lavoro potrà promuovere ogni azione utile nei confronti dei soggetti attuatori per il raggiungimento degli obiettivi fissati, avvalendosi del supporto tecnico di Anpal e Anpal Servizi, anche previa segnalazione delle criticità emerse nell'ambito dell'Osservatorio del sistema duale.

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