Licenziamento del lavoratore in stato d’incapacità, valida l’impugnazione entro 240 giorni
Per la Corte costituzionale viene meno l’onere della previa impugnazione stragiudiziale entro 60 giorni dalla lettera di licenziamento
Se il lavoratore si trova in condizione di incapacità di intendere e volere al momento della ricezione della lettera di licenziamento, ovvero in pendenza del termine di 60 giorni previsto per l’impugnazione stragiudiziale dall’articolo 6, primo comma, della legge 604/1966, il licenziamento è validamente impugnato se interviene entro il termine di decadenza di 240 giorni dalla ricezione della comunicazione datoriale scritta di recesso.
Lo ha stabilito la Corte costituzionale con la sentenza 111/2025...