Più contratti possibili per i docenti di musica
Non avendo l’associazione finalità di lucro (attività commerciali), il limite consentito non sono i 2.000 euro (2.020 per il 2015, come precisato dall’Inps nella circolare 149/2015) per singolo committente, mentre va considerato unicamente il limite complessivo dei 7.000 euro nell’anno civile. In alternativa al lavoro accessorio, i cui limiti di reddito comunque non sembrano adeguati, occorrerebbe valutare se la prestazione degli insegnanti di musica non possa essere ricondotta nella categoria degli «altri rapporti di collaborazione che si concretino in una prestazione di opera continuativa e coordinata, prevalentemente personale, anche se non a carattere subordinato», ancora consentiti anche dopo l’approvazione delle nuove norme. Quel che deve essere valutato è se tali rapporti richiedono lo svolgimento di quelle «prestazioni di lavoro esclusivamente personali, continuative e le cui modalità di esecuzione sono organizzate dal committente anche con riferimento ai tempi e al luogo di lavoro», cui fa riferimento l’articolo 2 del Dlgs 15 giugno 2015, n. 81.Una volta valutate le concrete modalità di svolgimento del rapporto (individuazione del soggetto che stabilisce calendario e orari delle lezioni, linee didattiche da seguire, eventuali obblighi di presenza in sede o, viceversa, possibilità di tenere le lezioni anche in altri luoghi, obbligo di presenza o facoltà di farsi sostituire eccetera), una buona soluzione, ma comunque non del tutto esente da rischi, potrebbe essere quella di ricorrere alla certificazione del contratto di lavoro presso le commissioni appositamente costituite.Sarebbe da valutare, infine, se l’associazione non rientra nell’ambito di applicazione di un contratto collettivo. Infatti, l’articolo 2, comma 2, del Dlgs 81/2015 consente l’utilizzo delle collaborazioni coordinate e continuative per le quali gli accordi collettivi nazionali stipulati dalle associazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale prevedono discipline specifiche riguardanti il trattamento economico e normativo, in ragione delle particolari esigenze produttive e organizzative del relativo settore.
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