Contrattazione

Regione Lazio, le linee guida per i percorsi di buona alternanza scuola lavoro

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di Domenico Repetto

La Regione Lazio con la Dgr 20 febbraio 2018, numero 96 ha approvato le linee guida per lo svolgimento delle iniziative di alternanza scuola lavoro, dopo un articolato percorso di consultazione con il mondo della scuola e quello delle imprese.

In particolare, con l'adozione di queste linee guida la Regione Lazio intende disporre di strumenti per lo sviluppo di esperienze di alternanza qualitativamente elevate che:
• individuano le buone pratiche già in essere;
• valorizzano il protagonismo degli studenti nell'individuazione dei percorsi;
• incardinano l'esperienza di alternanza su progetti formativi co-progettati tra istituzione scolastica ed ente ospitante;
• prevedono un albo regionale degli enti ospitanti e una carta regionale dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza
• istituiscono un tavolo di monitoraggio dei percorsi che si realizzano nel Lazio.

L'adozione delle linee guida si inquadra nel processo di applicazione della cosiddetta “Buona scuola” (legge 107/2015), che identifica una vera e propria metodologia didattica che permette agli studenti di “fare scuola” in situazione lavorativa e di “apprendere facendo”, affrontando periodi di studio e periodi di pratica.
L'applicazione pratica di tale assunto non è stata tuttavia priva di difficoltà di ordine burocratico e amministrativo, difficoltà che queste linee guida intendono contribuire a superare.
In particolare, il documento della regione evidenza i seguenti aspetti:

1. Coinvolgimento degli studenti nei percorsi di alternanza scuola-lavoro
I soggetti destinatari dell'alternanza sono, in base alla legge di riforma, gli studenti iscritti al secondo biennio e al quinto anno degli istituti professionali, degli istituti tecnici e dei licei. Lo strumento dell'alternanza deve essere utilizzato in loro favore, in quanto protagonisti dell'alternanza e quindi necessariamente coinvolti nella scelta del proprio percorso che avverrà in coerenza con il proprio percorso di studi e anche tenendo conto delle inclinazioni e delle preferenze espresse da ciascuno.

2. Formazione pre-alternanza
In attuazione dell'articolo 1, comma 38 della legge 107/2015 gli studenti dovranno svolgere una effettiva e adeguata formazione pre-alternanza in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
La formazione pre-alternanza dovrà riguardare anche nozioni di diritto del lavoro con particolare riferimento ai diritti e doveri dei lavoratori e alla conoscenza delle mansioni da svolgere nell'ente ospitante.

3. Periodo di svolgimento delle attività di alternanza scuola-lavoro
Lo svolgimento delle attività di alternanza presuppone il passaggio da periodi di formazione in aula a periodi di formazione nelle strutture ospitanti. A questo proposito, nonostante la norma preveda la possibilità di svolgere l'alternanza anche durante la sospensione delle attività didattiche, sarebbe opportuno che lo svolgimento delle attività avvenisse preferibilmente durante l'orario scolastico in un periodo omogeneo per l'intera classe e che in generale il monte ore complessivo venisse distribuito equamente nel corso del triennio.

4. Funzione tutoriale
Le linee guida individuano due figure di tutor: quello interno e quello esterno.
Il primo è un docente individuato all'interno della scuola con il compito di elaborare insieme al tutor esterno il percorso formativo personalizzato, di assistere e guidare lo studente durante il percorso e di verificarne il corretto svolgimento mediante una valutazione iniziale, intermedia e finale. Sarebbe opportuno che le scuole garantissero un numero adeguato di docenti con funzioni tutoriali (uno ogni due o tre classi).
Il tutor esterno è un soggetto individuato dalla struttura ospitante che assicura il raccordo tra questa e l'istituzione scolastica e rappresenta la figura di riferimento dello studente all'interno dell'impresa o ente. Il tutor esterno collabora con il tutor interno alla progettazione, organizzazione e valutazione dell'esperienza di alternanza.

5. Progetto formativo
Per garantire il raggiungimento di adeguati standard qualitativi nella attività di programmazione e progettazione delle attività di alternanza, sarebbe opportuno organizzare appositi corsi di formazione per i docenti coinvolti. La Regione Lazio mette a disposizione la struttura, le sedi e il personale qualificato di Porta Futuro Lazio per fornire ai docenti appositi percorsi formativi analogamente a quanto già avviene in favore degli studenti proprio in ambito di alternanza per l'orientamento propedeutico alla ricerca attiva del lavoro.

6. Albo regionale degli enti ospitanti
Oltre all'albo nazionale dei soggetti ospitanti, la Regione intende costituire un albo regionale che, oltre a riportare il numero massimo degli studenti ammissibili e i periodi dell'anno in cui è possibile svolgere l'attività di alternanza, includa una sintesi delle attività di alternanza offerte.

7. Carta regionale dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza
La Regione Lazio ritiene opportuno affiancare, a quella nazionale, una Carta regionale che contenga le seguenti previsioni:
• il diritto degli studenti di svolgere il percorso di alternanza in totale gratuità e, dunque, la possibilità del rimborso delle spese eventualmente sostenute;
• la possibilità per lo studente di segnalare al tavolo di monitoraggio i percorsi di alternanza che non siano realmente formativi, comportandone la loro conseguente interruzione;
• l'obbligo delle visite mediche pre-alternanza;
• un codice etico per le imprese.

8. Tavolo di monitoraggio
Un tavolo di monitoraggio sarà convocato dall'assessore in materia di scuola con cadenza almeno trimestrale e svolgerà le seguenti funzioni:
• monitoraggio e promozione di indagini conoscitive dei percorsi di alternanza che si svolgono nella regione Lazio anche attraverso la raccolta di segnalazioni relative a percorsi difformi rispetto alla normativa;
• promozione dei percorsi di buona alternanza, ispirati alle linee guida;
• verifica dell'aderenza alle linee guida dei percorsi individuati come buone pratiche.

9. Alternanza scuola lavoro presso la Regione
La Regione Lazio intende promuovere percorsi di alternanza all'interno dei propri uffici, per consentire agli studenti del Lazio di avvicinarsi alla realtà di un ente pubblico per comprenderne il funzionamento e acquisire oltre alle conoscenze specifiche di settore anche nozioni di cittadinanza attiva.

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